La missione Polaris Dawn e la prima ‘spacewalk’ privata della storia
Alle ore 12:12 italiane è stata scritta una nuova pagina della storia spaziale: la missione Polaris Dawn di SpaceX ha compiuto la prima passeggiata spaziale eseguita da astronauti non professionisti. Il comandante Jared Isaacman e la specialista Sarah Gillis hanno raggiunto questo storico traguardo, mentre i loro compagni di missione, il pilota Kidd Poteet e l’ufficiale medico Anna Menon, monitoravano i sistemi vitali dalla capsula Dragon.
Isaacman, miliardario e imprenditore statunitense che ha finanziato gran parte del progetto, è stato il primo a lasciare la capsula per testare la mobilità della tuta spaziale, utilizzando una struttura apposita chiamata Skywalker. L’operazione è durata circa dieci minuti, durante i quali Isaacman ha potuto ammirare la Terra dallo spazio, commentando: “La Terra sembra proprio un mondo perfetto”.
La storica uscita è avvenuta mentre la navetta si trovava a 700 chilometri di altitudine sopra la Terra, tra Australia e Antartide, a circa 300 chilometri più in alto rispetto alla Stazione Spaziale Internazionale.
Una passeggiata pianificata e riuscita
Prima dell’uscita, la pressione nella cabina è stata gradualmente abbassata fino al vuoto spaziale, una condizione necessaria per aprire il portello della capsula. L’intera operazione è stata meticolosamente pianificata, con Isaacman che ha eseguito movimenti controllati per verificare la flessibilità delle articolazioni nella tuta pressurizzata.
Dopo il ritorno di Isaacman, è stata Sarah Gillis, ingegnere di SpaceX, a mettere alla prova la tuta e la sua mobilità, uscendo dalla capsula e muovendosi nello spazio aperto. Anche Gillis ha trascorso circa 10 minuti all’esterno della capsula, svolgendo test cruciali sulla vestibilità e funzionalità della tuta.
Le nuove tute di SpaceX sono state progettate per essere meno restrittive rispetto ai modelli precedenti, con l’obiettivo di rendere le passeggiate spaziali più agevoli e sicure. Questa missione ha rappresentato un passo importante verso lo sviluppo di tute che somiglino più a normali vestiti spaziali, piuttosto che alle tute voluminose del passato.
Un traguardo commerciale storico
Dopo il rientro di Gillis e la ripressurizzazione della cabina, SpaceX ha confermato il successo dell’operazione. Uno dei momenti critici della passeggiata spaziale è stato la chiusura del portello, resa complicata dalle differenze di pressione tra l’interno e l’esterno della capsula. Nonostante la difficoltà, Gillis è riuscita a completare la procedura in modo sicuro.
Il capo della NASA, Bill Nelson, ha subito espresso le sue congratulazioni al team di SpaceX per questa impresa storica: “Un enorme passo avanti per l’industria spaziale commerciale”, ha dichiarato Nelson, aggiungendo che il successo di questa missione rappresenta un progresso significativo verso l’obiettivo della NASA di costruire una vivace economia spaziale statunitense.
Con la missione Polaris Dawn, SpaceX ha dimostrato che il futuro dello spazio non è solo nelle mani delle agenzie governative, ma anche di iniziative private che puntano a portare l’esplorazione spaziale a un nuovo livello.