Le tensioni nella penisola coreana raggiungono nuovi picchi, con il leader nordcoreano Kim Jong-un che ha lanciato un avvertimento severo: le esercitazioni militari congiunte tra Stati Uniti e Corea del Sud potrebbero portare alla “prima guerra nucleare” al mondo.
L’agenzia di stampa ufficiale della Corea del Nord, KCNA, ha descritto le manovre come un “ricatto nucleare criminale” da parte degli Stati Uniti.
Secondo Pyongyang, le esercitazioni, denominate “Freedom Shield”, rappresentano una minaccia diretta alla sicurezza della Corea del Nord. “Negli ultimi anni, queste esercitazioni si sono dirette verso una fase sempre più pericolosa,” ha dichiarato l’agenzia, aggiungendo che gli Stati Uniti hanno la “sinistra intenzione di schiacciare la Corea del Nord con le armi nucleari”.
In risposta alle esercitazioni, la Corea del Nord ha lanciato diversi missili balistici nel Mar Giallo, un gesto che ha ulteriormente alimentato le tensioni nella regione. Le autorità nordcoreane sostengono che gli Stati Uniti abbiano avviato una politica di dislocazione di armi nucleari nella Corea del Sud, trasformando quest’ultima in un avamposto militare per eventuali attacchi contro Pyongyang.
Le dichiarazioni di Kim Jong-un e le azioni della Corea del Nord mettono in evidenza il fragile equilibrio nella penisola coreana. Mentre le esercitazioni militari continuano, la comunità internazionale osserva con preoccupazione, sperando che la situazione non degeneri in un conflitto nucleare.
