Immaginate che un nuovo agente patogeno, sconosciuto alle nostre difese immunitarie, emerga improvvisamente e si diffonda rapidamente in tutto il mondo,
causando la morte di milioni di persone e un collasso economico dovuto alla sospensione della maggior parte delle attività lavorative in quasi tutti i Paesi.
Immaginate, tuttavia, che la comunità scientifica sviluppi in tempi record un potente vaccino contro questo minuscolo nemico. Come si potrebbe decidere chi vaccinare per primo?
Chi è a maggior rischio di sviluppare una forma grave della malattia mortale? Chi deve essere protetto con maggiore priorità.
Gli scienziati della Washington University School of Medicine di St. Louis hanno recentemente sviluppato un test del sangue semplice e rapido che può prevedere, entro un giorno dal ricovero in ospedale, quali pazienti con COVID-19 sono a maggior rischio di complicazioni gravi o morte. Questo test misura i livelli di DNA mitocondriale, un tipo unico di molecola di DNA che normalmente risiede all’interno delle fabbriche energetiche delle cellule.
La presenza di DNA mitocondriale nel sangue è un segno di un particolare tipo di morte cellulare violenta che sta avvenendo nel corpo.
La capacità di identificare rapidamente i pazienti ad alto rischio potrebbe rivoluzionare la gestione della pandemia, permettendo ai medici di destinare le risorse limitate, come gli anticorpi monoclonali, ai pazienti che ne hanno più bisogno.
Inoltre, questo test potrebbe aiutare a progettare meglio gli studi clinici, identificando i pazienti che potrebbero beneficiare di trattamenti sperimentali specifici.
La scoperta di questo test rappresenta un passo avanti significativo nella lotta contro il COVID-19, offrendo una speranza concreta per migliorare la gestione dei pazienti e ridurre la mortalità.
Mentre la comunità scientifica continua a lavorare instancabilmente per comprendere e combattere questa malattia, strumenti come questo test del DNA mitocondriale potrebbero fare la differenza nella protezione delle vite umane.
