L’effetto delle politiche commerciali di Donald Trump continua a farsi sentire in Canada, dove le vendite di prodotti made in USA stanno crollando. I consumatori canadesi, sempre più orientati verso le merci nazionali, stanno abbandonando i prodotti statunitensi in favore di quelli locali.
La decisione di Trump di imporre dazi su beni canadesi per un valore di 1,3 trilioni di dollari ha scatenato una reazione a catena. I fornitori stanno modificando le loro catene di approvvigionamento, e i produttori di cioccolato come Chocoladefabriken e Lindt & Sprungli hanno annunciato che riforniranno il mercato canadese interamente dall’Europa, anziché dagli Stati Uniti.
I consumatori canadesi stanno rispondendo con un boicottaggio dei prodotti statunitensi, preferendo acquistare merci locali. “Ora i clienti vogliono solo merci canadesi,” ha dichiarato un portavoce di un importante rivenditore. Questo cambiamento di preferenze sta avendo un impatto significativo su vari settori, dall’industria alimentare a quella automobilistica.
Le nuove tariffe hanno portato a un aumento dei prezzi dei prodotti statunitensi, rendendoli meno competitivi sul mercato canadese. Questo ha spinto molte aziende a rivedere le loro strategie di mercato e a cercare alternative per mantenere la loro quota di mercato. La situazione è ulteriormente complicata dalle contromisure adottate dal governo canadese, che ha imposto dazi del 25% su una vasta gamma di prodotti americani.
Mentre le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Canada continuano a crescere, l’effetto delle politiche di Trump si fa sentire sempre più forte. Il crollo delle vendite di prodotti made in USA in Canada è solo uno dei tanti segnali di un cambiamento più ampio nelle dinamiche commerciali globali.