Il ministero degli Esteri iraniano ha convocato gli ambasciatori di Francia, Germania e Gran Bretagna per esprimere una ferma protesta contro quella che ha definito “collaborazione con gli Stati Uniti” in merito al recente incontro a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sul programma nucleare iraniano.
La notizia, riportata dai media iraniani, sottolinea il crescente attrito diplomatico tra Teheran e le potenze occidentali.
Secondo fonti ufficiali iraniane, Teheran ha contestato l’uso del Consiglio di Sicurezza come piattaforma per esercitare pressioni politiche sul suo programma nucleare.
“L’Iran considera inaccettabile l’uso improprio di un’istituzione internazionale per scopi che minano la sovranità e i diritti del nostro Paese,” ha dichiarato un portavoce del ministero degli Esteri.
La convocazione degli ambasciatori arriva in un momento di alta tensione diplomatica, con l’Iran che accusa i Paesi europei di allinearsi troppo strettamente con la politica statunitense. L’incontro al Consiglio di Sicurezza, che si è svolto senza la partecipazione di Teheran, è stato descritto dai funzionari iraniani come un tentativo di isolare ulteriormente il Paese sulla scena internazionale.
Mentre le relazioni tra l’Iran e l’Occidente continuano a deteriorarsi, la convocazione degli ambasciatori di Francia, Germania e Gran Bretagna rappresenta un ulteriore segnale della complessità e della fragilità del dialogo diplomatico sul programma nucleare iraniano. La comunità internazionale osserva con attenzione, consapevole delle implicazioni globali di questa crisi.