Il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, ha ribadito l’importanza di avviare un dialogo sincero e senza precondizioni per porre fine al conflitto in Ucraina.
A margine dell’evento “Iftar – Tavolo del Ramadan” presso il St. Regis Hotel di Roma, Parolin ha sottolineato che la disponibilità dell’Ucraina a un cessate il fuoco di 30 giorni rappresenta un’opportunità cruciale per avviare negoziati di pace. “Ci auguriamo che la Russia non ponga precondizioni che impediscano di avviare un dialogo,” ha dichiarato, aggiungendo che il processo deve essere orientato verso una pace giusta e duratura.
Parolin ha evidenziato che la verifica dell’osservanza della tregua è una delle condizioni poste dalla Russia, ma ha insistito sull’importanza di superare tali ostacoli per avviare un dialogo costruttivo. “Questo processo di dialogo deve essere avviato, visto che da parte dell’Ucraina finalmente c’è disponibilità,” ha affermato, auspicando che anche Mosca mostri la stessa apertura
Il cardinale ha espresso preoccupazione per il piano di riarmo europeo, sottolineando i rischi di una corsa agli armamenti. “Quando ci si riarma, prima o dopo le armi devono essere utilizzate, no?” ha osservato, ribadendo la posizione storica della Santa Sede a favore di un disarmo generale e controllato. Parolin ha invitato la comunità internazionale a riflettere sulle conseguenze di un aumento delle spese militari, sottolineando che la pace non può essere costruita attraverso le armi.
Le parole di Parolin rappresentano un richiamo alla responsabilità e alla necessità di perseguire la pace attraverso il dialogo e il disarmo. In un momento di alta tensione geopolitica, il messaggio del Vaticano si pone come un invito a superare le divisioni e a lavorare per una soluzione diplomatica che garantisca stabilità e giustizia.