Il 2 aprile del 1978 in America veniva trasmesso il primo storico episodio di Dallas. La serie – che arrivò anche in Italia sulla neo-nata rete di Mediaset – fu un successo senza eguali che proseguì per quasi un ventennio, raccontando con arguzia l’american way of life e ridefinendo il concetto stesso di soap-opera di prima serata. Oggi, Dallas è un cult senza età che, però, non è disponibile (ameno nel nostro Paese) in nessuno dei colossi dello streaming.
Erano tempi molto diversi. 47 anni fa c’era ancora il boom economico e come c’era (ancora) il mondo che guardava con speranza al progresso economico e sociale, senza immaginare che gli anni ’80 sono stati gli anni più belli ma anche i più complessi della nostra contemporaneità. In quel periodo, il mondo della tv americana era in pieno fermento, desideroso di raccontare il proprio stile di vita attraverso il mezzo televisivo. Così, nell’aprile del 1978, fu trasmesso il primo episodio di Dallas. La prima stagione – che fu composta da soli 5 episodi – arrivò come un fulmine in tv e rimase in produzione per ben 14 anni, rivelandosi un progetto fruttifero non solo in merito ad ascolti e agli indici di gradimento ma, più che altro, è stata la serie che ha attraversato un’epoca di grandi cambiamenti sociali, raccontando l’America e il mondo intero attraverso gli intrighi e gli amori degli Ewing. Lo show, che fu ideato da David Jacobs, ebbe un impatto inaspettato sulla cultura pop moderna tanto da diventare un faro per la tv gratuita e commerciale. Fu pioniera sotto tutti i punti di vista tanto da lanciare un genere che, nel corso dei decenni successivi, ha trovato sempre più spazio nel piccolo schermo. Dallas, di base, è una vera e proprio soap-opera ma è radicata nella modernità, tanto da riuscire a raccontare la realtà di ieri (e di oggi) attraverso le vicissitudini di una famiglia ricca e dissipata. 47 anni dopo il primo episodio, la serie continua a essere un esempio per tutti i serial che sono arrivati dopo di lei.
Il petrolio come merce di scambio: la saga degli Ewing e la guerra tra Bobby e JR
Come in un vero e proprio romanzo a puntate (e di un’altra epoca), Dallas comincia con il ritorno di Bobby nel suo ranch. Si è da poco sposato, in gran segreto, con Pamela Barnes. La bella notizia non viene accolta positivamente dato che la moglie di Bobby è la sorella di Cliff, storico nemico degli Ewing. Si spera, però, che questa unione possa sancire la “pace”. JR, il fratello di Bobby, ambizioso e subdolo uomo d’affari, non è propenso a lasciar cadere l’ascia di guerra e tenta, con ogni mezzo, di estromettere Bobby dalla Ewing Oil e distruggere i Barnes. Da qui prende il via un’intricata storia fatta di amori, tradimenti, rovesci di fortuna, colpi bassi, losche trame d’affari e poi… scazzottate, litigi, riconciliazioni, morti, sparatorie e inganni. Il tutto miscelato con i toni tragici e commuoventi di un abile romanzo familiare. Di quel primo episodio, che gettò le basi per una tra le più longeve saghe familiari della tv, se sono succeduti altri 347, senza dimenticare i due film tv sequel, il prequel e il sequel più moderno trasmesso nel 2012.

Tutti i record di Dallas
È stata una delle prime soap a essere distribuite in quasi tutto il mondo. È stata tradotta e doppiata in 67 lingue diverse e in più di 90 nazioni. Fra i tanti episodi trasmessi, il più famoso rimane sicuramente quello dell’attentato a J.R. e l’episodio in cui si svelava il colpevole, che fu seguito negli Stati Uniti da più di 83 milioni di persone. Lo show è rimasto famoso soprattutto per gli argomenti trattati: ricchezza, sesso, intrighi e lotte senza esclusione di colpi per il potere. Sebbene la prima soap opera serale sia stata Peyton Place, trasmessa negli anni 60, fino all’avvento di Dallas questo genere televisivo rimane ancorato alla programmazione pomeridiana. Con Dallas vengono riscritte le regole della soap opera cambiando definitivamente il volto della tv. Per la prima volta, le storie raccontate sono continuative e l’espediente del cliffhanger finale da lì in poi diventa uno standard non solo per queste soap, ma anche per serie tv di altro genere. Storico non fu solo il “Chi ha sparato a JR?”, ma anche il colpo di scena in cui Bobby – creduto morto nella stagione 8 – ritorna in vita miracolosamente nella stagione successiva. In realtà per cercare di rendere palese il colpo di scena, al pubblico fu spiegato che la morte di Bobby era stato solo un incubo di Pamela.
Lo spin-off e il sequel più recente
Il successo, come sempre, genera altro successo. Un anno dopo il primo episodio di Dallas, nasce anche il suo primo (e unico) spin-off dal titolo Knots Landing – qui in Italia presentato come California -. Ambientato in un immaginario sobborgo sulla costa californiana (Knots Landing, appunto), lo show è principalmente incentrato sulle vite di quattro coppie sposate che risiedono in un “cul-de-sac” della cittadina. Protagonista principale era Gary, fratello di JR e Bobby, che lascia Dallas alla volta della California. La serie, che trovò largo consenso da parte del pubblico, fu longeva quasi quanto Dallas ma dopo 344 episodi fu cancellata e senza un finale conclusivo. Il mito di Dallas poi è vissuto in epoca più recente quando i figli di Bobby e JR, nel 2012, si sono fatti la guerra nel sequel ufficiale dello show che andò in onda solo per tre stagioni.