Giorgetti apre alla possibilità di valutare la sospensione del Patto Ue per aiutare le imprese: La ricetta del Ministro dell’Economia a Cernobbio

Giorgetti apre alla possibilità di valutare la sospensione del Patto Ue per aiutare le imprese: La ricetta del Ministro dell'Economia a Cernobbio Giorgetti apre alla possibilità di valutare la sospensione del Patto Ue per aiutare le imprese: La ricetta del Ministro dell'Economia a Cernobbio



In un intervento a Cernobbio durante il consueto incontro annuale della politica economica italiana, il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha aperto alla possibilità di “valutare la sospensione del Patto di Stabilità e Crescita dell’Unione Europea”

come misura per sostenere le imprese italiane e l’economia nazionale in un periodo di incertezze globali. Le sue dichiarazioni sono state accolte con attenzione, poiché vanno a toccare un tema cruciale per la politica economica dell’Unione Europea e per la capacità dell’Italia di rispondere alle sfide poste da crisi internazionali, inflazione e rialzi dei tassi di interesse.

La Posizione di Giorgetti

In un contesto segnato da incertezze economiche e sfide globali, Giorgetti ha esortato il governo e le imprese a mantenere “il sangue freddo”. Il ministro ha sottolineato che, nonostante le difficoltà, l’Italia deve continuare a lavorare per sostenere le proprie imprese e, in particolare, quelle più vulnerabili, che rischiano di subire pesanti ripercussioni dalle attuali turbolenze economiche.

Giorgetti ha evidenziato che “le politiche fiscali restrittive” adottate da molti paesi europei, in risposta a una persistente inflazione e alla gestione della crisi sanitaria e geopolitica, potrebbero risultare controproducenti per la crescita. In questo contesto, il ministro ha sollevato l’ipotesi di sospendere, almeno temporaneamente, le regole fiscali previste dal Patto di Stabilità e Crescita dell’Unione Europea, che impongono limiti rigorosi sui deficit pubblici e sul debito nazionale.

Un Patto di Stabilità da Rivedere?

Il Patto di Stabilità, che fissa il limite del 3% del PIL per il deficit e del 60% del PIL per il debito pubblico, è stato storicamente uno degli strumenti chiave della politica economica europea. Tuttavia, nel corso degli anni, molti Stati membri, in particolare quelli più indebitati come l’Italia, hanno criticato queste regole come troppo rigide e difficili da rispettare in tempi di crisi.

L’ipotesi di una sospensione temporanea del Patto, o almeno di un allentamento delle sue norme, risponde all’esigenza di dare respiro alle economie più fragili. Giorgetti ha fatto riferimento anche alla necessità di “un’Europa più flessibile e pragmatica”, capace di adattarsi a un contesto globale in rapida evoluzione e alle sfide derivanti dalla guerra in Ucraina e dai suoi effetti sulle forniture energetiche e sull’inflazione.

Sostenere le Imprese Italiane

Secondo Giorgetti, una possibile sospensione o modifica del Patto potrebbe consentire al governo italiano di avere maggiore libertà di manovra per sostenere le imprese, in particolare quelle più colpite dai costi energetici e dalle difficoltà finanziarie causate dall’aumento dei tassi di interesse. In particolare, le piccole e medie imprese (PMI), cuore pulsante dell’economia italiana, potrebbero trarre vantaggio da politiche di sostegno più forti, come gli sgravi fiscali e gli aiuti diretti per il settore energetico.

Il ministro ha anche parlato dell’importanza di evitare il panico tra gli imprenditori e la necessità di mantenere la calma in un momento in cui l’incertezza globale potrebbe influire sulle scelte economiche. “Mantenere il sangue freddo” è stata una delle frasi più citate nel suo discorso, poiché Giorgetti ha voluto dare un messaggio di rassicurazione, invitando le imprese a non farsi travolgere dalla tempesta economica.

La Ricetta del Ministro: Riforme e Crescita

Oltre alla proposta di una sospensione temporanea delle regole fiscali europee, il Ministro ha ribadito la necessità di proseguire sulla strada delle riforme strutturali per garantire una crescita sostenibile. “L’Italia ha bisogno di riforme che puntino sull’innovazione, sulla digitalizzazione e sulla sostenibilità”, ha dichiarato, sottolineando che solo con un piano di crescita ben articolato il paese potrà affrontare le sfide future.

In particolare, ha evidenziato che è fondamentale incentivare l’adozione di tecnologie verdi e sostenibili, sostenere l’industria 4.0 e migliorare la competitività del sistema produttivo italiano, rendendo l’economia più resiliente alle crisi esterne.