Momenti di tensione si sono verificati oggi pomeriggio durante il corteo pro Palestina che ha attraversato le vie centrali del capoluogo lombardo.
All’altezza di piazzale Baiamonti, alcuni partecipanti hanno lanciato fumogeni, creando momenti di disordine e costringendo le forze dell’ordine a intervenire per garantire la sicurezza.
La manifestazione, organizzata da collettivi studenteschi evidentemente infiltrata da realtà politiche antagoniste, aveva preso il via in modo pacifico nelle prime ore del pomeriggio. Migliaia i partecipanti, muniti di bandiere, striscioni e slogan che chiedevano la pace nel mondo e una presa di posizione più netta da parte delle istituzioni italiane ed europee.
Il corteo ha però subito un’improvvisa escalation all’altezza di piazzale Baiamonti, dove ignoti hanno acceso e lanciato diversi fumogeni colorati, provocando momenti di panico tra i manifestanti e attirando l’attenzione delle forze dell’ordine, presenti in numero massiccio. Secondo le prime ricostruzioni, non si sarebbero verificati scontri fisici né feriti, ma la tensione ha portato a un momentaneo rallentamento della manifestazione.
Le forze dell’ordine stanno indagando per identificare i responsabili del gesto. Alcuni testimoni parlano della presenza di gruppi autonomi che hanno cercato di radicalizzare la protesta. Al momento non ci sono conferme ufficiali.
Nel frattempo, gli organizzatori hanno preso le distanze dagli episodi accaduti: «La nostra è una manifestazione pacifica e inclusiva, e condanniamo ogni atto che possa comprometterne la natura», ha dichiarato uno dei portavoce dal megafono.
Il corteo ha poi ripreso il suo percorso verso piazza XXV Aprile, dove era previsto un comizio finale. Rimane alta l’attenzione da parte delle forze dell’ordine per evitare nuove tensioni.
L’episodio riaccende il dibattito sul diritto alla manifestazione e sulla gestione dell’ordine pubblico, in un momento particolarmente delicato sul piano internazionale e con un crescente fermento sociale nelle piazze italiane.