Il futuro della Turris è appeso a un filo dopo l’esclusione dal campionato di Serie C. La società di Torre del Greco, colpita da gravi difficoltà economiche che hanno generato inadempienze e penalità e che hanno spinto la Lega a escluderla dal campionato di Serie C, ora rischia concretamente di restare addirittura ferma ai box per l’intera prossima stagione.
Due ipotesi per la Turris
Al momento, si valutano due possibili vie per assicurare una continuità sportiva alla città:
- 1. La soluzione Raiano – Si tratta della possibilità di ripartire attraverso una nuova entità sportiva, facendo ricorso all’articolo 52 delle NOIF. Questo permetterebbe di iscrivere un nuovo club con un titolo privo di debiti. L’operazione, però, richiede un versamento di 100.000 euro a fondo perduto e l’intervento formale del Comune di Torre del Greco, che dovrebbe farsi promotore della richiesta presso la Federazione.
- 2. Il rilancio targato “Turris ai torresi” – È l’idea sostenuta dall’ex presidente Rosario Gaglione, che auspica la nascita di una cordata composta da imprenditori locali disposti a investire nel progetto sportivo, con una gestione partecipata e radicata nel territorio.
A oggi, però, non si registrano iniziative concrete in questa direzione.In assenza di sviluppi rapidi e tangibili, la Turris potrebbe dunque restare inattiva per un anno intero, una prospettiva drammatica per una realtà storica del calcio campano. Dopo oltre ottant’anni di storia e passione, l’assenza dai campionati rappresenterebbe un colpo durissimo per i tifosi e per l’identità sportiva della città. Il tempo stringe, e il rischio che la Turris si fermi davvero non è mai stato così reale.



