Chi ha amato le imprese della mitica Buffy è impossibile che non abbia apprezzato anche la storia di Angel. Lo spin-off sul vampiro redento e con l’anima ha rappresentato un punto di svolta per il franchise creato da Joss Whedon eppure, almeno in Italia, la serie non ha avuto il successo che meritava. Oggi è su Disney+ ed ecco perché è giusto perdersi tra le strade di Los Angeles e in un racconto sulle seconde possibilità della vita.
Da una serie di grande successo, molto spesso, viene creata un’altra serie “cugina” per ampliare ancora di più il suo universo. Nel tempo, il pubblico si è trovato di fronte a diversi progetti di questo tipo che, non sempre, hanno avuto successo. Ad esempio, lo spin-off di Dynasty sulla famiglia Colby fu un sonoro fiasco, ma serie cugine su Dallas e Melrose Place sono state molto longeve. Come lo è stato il franchise di Law & Order e quello di CSI. Una cosa simile è successa a Buffy che, all’apice del suo successo, ha dato vita a una serie simile che, ancora oggi, è ritenuta essere il miglior spin-off di sempre.
Con il titolo di Angel, il creatore di Buffy ha regalato al vampiro con l’anima – che è stato innamorato di una cacciatrice – una storia autentica e dal grande spessore e che ha dato agio di conoscere più a fondo il personaggio. Il primo episodio, in America, è arrivato nel settembre del 1999 e la serie di Angel è andata avanti per 5 stagioni fino al maggio del 2004 quando è stata cancellato dal network nonostante il finale non fosse del tutto soddisfacente. Una serie di grande valore, intensa e mai banale, che è stata criticata per l’eccessiva violenza e per un protagonista pieno di luci e ombre. In Italia è disponibile su Disney+ e ora vi spieghiamo il perché merita – come Buffy – più di una visione.
Angel, di cosa parla la serie tv?
Lo spin-off di Angel si concentra sulla vita del vampiro a Los Angeles, dopo aver abbandonato Sunnydale per proteggere la sua amata Buffy. La serie, composta da cinque stagioni, ci mostra il vampiro a capo di un’agenzia investigativa. Nel corso della serie, lo seguiamo nelle sue avventure notturne in una Los Angeles più romanzata, che si distacca dalla realtà. Il suo compito è quello di aiutare gli indifesi e salvare le anime di coloro che hanno perso la strada. Anche qui però Angel dovrà fare i conti con la sua doppia natura e il suo alter ego Angelus.
Uno degli aspetti principali della serie, e che molti spettatori hanno lodato, è il tono più oscuro, macabro e tenebroso che Whedon ha dato a questo spin-off rispetto alla serie madre. L’intera serie TV risulta essere molto più adulta e, sotto certi aspetti, anche più cruda. Questo perché non abbiamo più una giovane adolescente destinata a combattere i demoni a tenere le redini della serie: questa volta abbiamo un vampiro di oltre duecento anni con un passato particolarmente oscuro. Inoltre la trama si distacca completamente dall’arco narrativo scolastico, mostrandoci anche personaggi più adulti e nemici più temibili.

Angel, una serie adulta ma controversa
Una nuova serie TV significa dover fare i conti con nuovi personaggi e spesso non è per niente facile farsi piacere subito un nuovo arrivato. Se poi si è amata la coppia Buffy ed Angel, abituati a non vederli più insieme potrebbe essere faticoso. Tuttavia, Whedon è furbo e ci offre una serie TV con personaggi nuovi ma anche personaggi che abbiamo conosciuto nel corso di Buffy – L’ammazzavampiri. Inoltre, non completamente soddisfatto, decide anche di realizzare degli episodi crossover con la serie principale, a quel tempo ancora in onda, per dare al pubblico la sua dose preferita di emozioni. Questo è probabilmente uno degli elementi principali che permette alla serie di rimanere in piedi. Oltre a ciò, Angel vanta una trama ai livelli di quella di Buffy – L’ammazzavampiri, se non più interessante.
Angel è caratterizzato da una trama molto lineare e ben dettagliata, che si collega perfettamente agli eventi di Sunnydale e ai vari crossover che troviamo nel corso delle stagioni. Le cinque stagioni realizzate da Joss Whedon sono collegate molto bene tra loro e non lasciano spazio a punti interrogativi inutili. Ci troviamo davanti a un racconto in grado di catturare fin da subito l’attenzione dello spettatore. Inoltre questo aspetto più gotico e macabro che la serie acquisisce, rende il pubblico ancora più curioso e interessato alle vicende. La storia è abbastanza lunga e starci dietro potrebbe essere faticoso, in particolar modo se oggi siamo abituati con prodotti Netflix composti da sei oppure otto episodi.Tuttavia vale la pena guardare – o riguardare – Angel. Angel, così come Buffy – L’ammazzavampiri, è una serie TV cult. Ha segnato più generazioni ed è uno di quei prodotti seriali da non perdere assolutamente.