Un Milan sparagnino supera l’Empoli
Milan ed Empoli hanno giocato contro i cronisti, lasciandoli con poco pallone da raccontare e da commentare. Nonostante le poche occasioni da gol si è trattato comunque di una partita vera, giocata a buon ritmo da due squadre messe bene in campo e desiderose di agguantare i punti in palio. L’hanno spuntata i rossoneri, come sappiamo, vincendo per 1-0 con un gol di Kalulu nel primo tempo. Gli uomini di Pioli hanno controllato poi la partita, chiudendo gli spazi soprattutto all’ingresso dell’area di rigore. Proprio come era successo al Napoli, i toscani non sono riusciti a trovare un passaggio filtrante, e non per demeriti propri, ma per l’ottima fase difensiva degli avversari.
L’Inter deve giocare ancora due partite per pareggiare i turni disputati dal Milan che, al momento, è primo in classifica con cinque punti di vantaggio sui nerazzurri.
La Sampdoria e la Juventus
Dovremmo essere grati alla Sampdoria che ci ha insegnato il significato delle parole “altruismo” e “generosità”. La Juventus aveva (e ha) bisogno di punti per risalire la classifica, per distanziare le inseguitrici, per sognare lo scudetto e soprattutto per assicurarsi l’ingresso nella prossima Champions League. E la Sampdoria, come dicevamo, è generosa e altruista. La filantropia è diventata di casa a Marassi, il regalo è stato grande, e non ci si poteva tirare indietro. È finito 1-3 il match tra le due squadre. Il primo gol della Juventus è stato in realtà un autogol: bravissimo il sampdoriano Yoshida a intervenire in scivolata su un cross dei bianconeri, e a battere il proprio portiere. Il raddoppio della Juventus è arrivato su calcio di rigore. Il fallo grossolano ed evitabile di Colley su Kean è stato punito (correttamente) dall’arbitro Valeri con la massima punizione. Dal dischetto Alvaro Morata ha fatto 0-2. Non paga di tanta beneficenza la Sampdoria ha sbagliato un calcio di rigore, tirato malaccio da Candreva, e parato da Szczesny (speriamo di averlo scritto bene). Poi un calcio di punizione (deviato) del sampdoriano Sabiri è finito nella porta bianconera. A quel punto mentre i più fantasiosi stavano immaginando il gol del pareggio, il portiere blucerchiato Falcone ha respinto nella propria porta un innocuo colpo di testa del solito Morata. Per Marco Giampaolo, allenatore della Samp subentrato a D’Aversa, cinque sconfitte e due vittorie nelle sette partite giocate.
La Juventus è stata cinica, si è fatta trovare pronta quando le occasioni hanno chiamato. Allegri è pratico di certe situazioni, e la rosa è forte, formata da giocatori esperti. Vlahovic è entrato nel secondo tempo, Dybala non c’era affatto. Presto il problema sarà l’abbondanza.
Salernitana, Sassuolo, Spezia e Cagliari
La ventinovesima giornata del campionato di Serie A è cominciata con due anticipi in contemporanea. Tre delle quattro squadre impegnate nelle due partite erano immerse della lotta per non retrocedere, e al di là dei risultati finali dovranno continuare a sudarsela.
A Salerno la Salernitana padrona di casa ha incontrato il Sassuolo in un match bello, ben giocato e combattuto, finito con un pareggio forse giusto. I gol di Bonazzoli, Djuric, Scamacca e Traore hanno fissato il risultato sul 2-2. Ma qualcosa va detta al di là dell’ovvia constatazione. La Salernitana non riesce proprio a vincere, ma stavolta ha giocato da squadra vera, attaccando e sfiorando un paio di volte il gol della vittoria. Il Sassuolo ha colpito una traversa con Frattesi, e pure avrebbe potuto fare bottino pieno. Scamacca è un attaccante fortissimo, beato chi se lo compra o chi se lo tiene.
La trasfera di La Spezia è stata indigesta per Walter Mazzarri, allenatore del Cagliari, che sta cercando in ogni modo, colpo qua colpo là, di raddrizzare una squadra che giace nei bassifondi della classifica e che avrà bisogno di tanto impegno, determinazione, abnegazione tattica e fortuna per raggiungere l’agognata salvezza. La partita contro i liguri è finita 2-0, gol di Erlic e Manaj (molto bello il movimento dell’albanese nell’azione del raddoppio). I sardi non sono riusciti a impensierire concretamente gli avversati che hanno attaccato rapidamente, hanno sbagliato un rigore e hanno meritato di vincere. Il portiere rossoblu Cragno si è fatto spesso notare.