I legami economici e politici tra i due paesi sono alla base della mancata condanna all’attacco russo contro l’Ucraina da parte dell’India
La recente affermazione di Biden che ha definito traballante la risposta dell’India all’invasione Russa dell’Ucraina ha acceso una luce sulla complessa strategia diplomatica della nazione asiatica
Un mese fa al consiglio di sicurezza dell’Onu sulla questione Ucraina, proprio al momento decisivo, l’India si è astenuta al momento del voto sulla risoluzione che condannava l’aggressione russa. Le motivazioni alla base della scelta erano di ordine economico e geopolitico.
Le ragioni economiche
Nuova Delhi e Mosca sono legate da partenariati che riguardano la fornitura di armamenti, l’esplorazione spaziale, la medicina e l’energia. La prima intesa risale al 1970, anno in cui l’allora Unione Sovietica e l’India sottoscrissero un accordo ventennale per la vendita al paese asiatico di armamenti per contrastare il Pakistan che invece acquistava il proprio arsenale militare dagli Stati Uniti. Ancora oggi la Russia risulta essere il primo fornitore estero dell’India nel settore della difesa, con una quota del 49% degli armamenti importati tra il 2016 e il 2020.
Recentemente poi, Nuova Delhi e Mosca hanno posto le basi per un accordo commerciale petrolifero che dovrebbe consentire alla nazione asiatica di acquistare il greggio proveniente dalla Russia a prezzo scontato con pagamento in rubli. L’intesa consentirebbe al paese dell’Europa orientale di poter alleviare le sanzioni imposte dagli Stati Uniti, che impediscono a Mosca di vendere 5 milioni di barili al giorno.
Anche l’India, che importa circa 4 milioni di barili di greggio al giorno, corrispondenti all’85% del proprio fabbisogno, guadagnerebbe molto da questa operazione. Solamente il 3% degli acquisti di greggio del paese asiatico infatti, proviene dalla Russia. Una percentuale che sembra destinata ad aumentare nel breve periodo.
Le ragioni geopolitiche
La seconda motivazione dell’astensione di Nuova Delhi al Consiglio di sicurezza dell’Onu consiste nella necessità di mantenere buoni rapporti con la Russia per gestire i legami con due paesi rivali: la Cina e il Pakistan, entrambi dotati di bombe atomiche. All’India infatti, non bastano i partner occidentali per gestire le relazioni diplomatiche con i due paesi asiatici. Secondo gli indiani Mosca può rivestire invece un ruolo importante nella regione. Nel recente conflitto del 2020 e 2021 con la Cina in Ladakh, una regione al confine settentrionale dell’India, la Russia è intervenuta come paese mediatore, organizzando un vertice trilaterale.
I rapporti con gli Stati Uniti
L’India da anni ha consolidato i rapporti economici e diplomatici anche con gli USA. Il miglioramento delle relazioni è stato provocato dalla necessità americana di contrastare il terrorismo islamico e l’ascesa cinese. Dal 2002 gli scambi commerciali sono aumentati in maniera considerevole. Dal 2007 poi, le due nazioni fanno parte anche di un’alleanza strategica informale, il Quad, acronimo di Quadrilateral Security Dialogue, che comprende anche Giappone e Australia, con la funzione di contenere l’espansionismo cinese nell’area indopacifica.
Da 50 anni però, il paese asiatico rientra tra le nazioni non allineate, un nutrito gruppo di paesi che nel mondo bipolare precedente alla caduta del comunismo non si schierava con nessuno dei due blocchi contrapposti. Con il recente asse sino-russo è probabile che l’India mantenga questa posizione di neutralità, nonostante gli Stati Uniti abbiano cominciato a premere affinché prenda invece una scelta in senso contrario.
Marco Orlando