Storica vittoria del Sinn Fein in Irlanda del Nord

Si tratta della prima vittoria per il partito cattolico che vuole la riunificazione con l’Irlanda

Lo Sinn Féin ha ricevuto 250.388 preferenze, rispetto alle 184.002 del Partito Democratico Unionista, DUP, protestante e legato al governo di Londra. Michelle O’Neill è il Primo Ministro designato, ma l’ostruzionismo dei protestanti potrebbe complicare le cose. Il leader del DUP Jeffrey Donaldson, infatti, ha confermato che porrà il veto alla formazione dell’esecutivo.

Per la prima volta nella storia, il Sinn Fein vince le elezioni in Irlanda del Nord con quasi il 30% dei voti ed occuperà 27 seggi dell’Assemblea di Stormont, il parlamento locale. Il Partito Democratico Unionista, con il 21,3% di voti, ne ha conquistati 24. A seguire, l’Alliance Party e l’Ulster Unionist. Da quando è nata nel 1921, l’Irlanda del Nord è stata sempre guidata da un membro unionista.

Il Sinn Fein è stato fondato nel 1905 da Arthur Griffith per guidare l’indipendenza irlandese dal Regno Unito. È stato l’organo politico dell’IRA, Irish Republic Army, gruppo di lotta armata nato alla fine degli anni Sessanta del secolo scorso. Nel 1998 il Sinn Fein ha partecipato alla stesura del Belfast Agreement, noto anche come Accordo del Venerdì Santo (Good Friday Agreement), che concedeva una maggiore autonomia a Belfast e ha posto fine a decenni di guerra interna. L’accordo venne ratificato da un referendum e firmato da tutti i partiti irlandesi tranne il Partito Democratico Unionista, contrario all’indipendenza. Il Sinn Fein ha ora guadagnato il diritto di eleggere il Primo Ministro e la designata è Michelle O’Neill, che ha commentato così la vittoria: “Sono state elezioni storiche, di vero cambiamento. Ci metteremo subito a lavoro per investire nel nostro servizio sanitario, per mettere i soldi nelle tasche delle persone e costruire un futuro migliore per tutti”. Al DUP, invece, spetterà la scelta del viceministro, ma i suoi rappresentati hanno già annunciato il boicottaggio di un governo a guida Sinn Féin. Il leader del DUP Jeffrey Donaldson, infatti, ha confermato che porrà il veto alla formazione dell’esecutivo perché non vuole entrare a far parte di un governo nazionalista. Questo potrebbe provocare uno stallo che porterebbe all’amministrazione diretta da parte di Londra. I giornali inglese, come The Telegraph, hanno commentato: “La vittoria per lo Sinn Fein alimenta i timori di un’Irlanda unita”. È questa, infatti, la paura di Londra, che occupa quelle terre dal 1921, quando l’Irlanda venne divisa in due. La leader dello Sinn Féin Mary Lou McDonald, dopo avere elogiato i risultati del suo partito, ha affermato che un referendum sulla riunificazione dell’Irlanda potrebbe aver luogo entro i prossimi cinque anni e che ci sarà un cambiamento costituzionale nell’isola d’Irlanda entro il prossimo decennio. McDonald ha aggiunto: “Crediamo che l’unità irlandese sia il miglior piano, la più grande opportunità per tutti noi che viviamo su quest’isola. La divisione dell’Irlanda è stata disastrosa, ha portato al conflitto e non ha posto fine alle difficoltà, ma deve essere fatta in un modo pianificato, ordinato, democratico e completamente pacifico”.

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