Slovenia: Nataša Pirc Musar sarà la prima presidente donna

Risultato storico nelle elezioni presidenziali in Slovenia: a vincere il ballottaggio è stata la progressista Nataša Pirc Musar, che ha superato il suo avversario, il conservatore Anže Logar (ex ministro degli Esteri del governo populista di Janez Janša), diventando così la prima presidente donna nel Paese. L’ufficialità è arrivata ancor prima della fine dello scrutinio dei voti del ballottaggio, cioè quando è stato accertato che l’avvocatessa aveva ottenuto il 53,8% dei voti complessivi contro il 46,1% dei voti del suo sfidante. Un risultato sorprendente, non solo per la sua valenza storica, ma anche per il vantaggio che Logar aveva accumulato nel primo turno della votazione, che si è svolta alla fine di ottobre (34% contro 27%). In un voto che ha visto un dato importante relativo all’affluenza, salita di 10 punti rispetto al 2017 fino al 52,97%.

Pirc Musar viene così eletta al termine di un percorso molto particolare: 54 anni, avvocatessa ed ex giornalista, per diversi anni è stata la conduttrice del più importante programma notiziario in Slovenia, lavorando anche ai vertici della sezione nazionale della Croce Rossa oltre a essere commissaria per l’accesso all’informazione per un decennio. Esattamente come il suo avversario al ballottaggio, la neo presidente non si era presentata al voto come rappresentante di una forza politica, ma come candidata indipendente. Eppure, a dare una connotazione chiara alla sua presenza è stato il sostegno da parte del primo ministro (e di conseguenza del suo governo di centrosinistra) ,Robert Golob.

Questa contrapposizione ha permesso a Pirc Musar di ribaltare il voto iniziale e guadagnarsi la carica, che la porterà a succedere all’ormai ex capo di stato Borut Pahor, impossibilitato per legge a candidarsi di nuovo dopo la fine del suo secondo mandato.

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