La capsula senza equipaggio umano Artemis I Orion è ammarata, al largo della Bassa California, dopo un viaggio di 25 giorni che ha raggiunto 60 miglia dalla Luna, completando il primo passo di un piano ambizioso americano per stabilire una presenza a lungo termine sul pianeta, per farne una base che serva per il ”salto” verso Marte. Secondo la Nasa, il veicolo spaziale ha compiuto un viaggio di 1,4 milioni di miglia intorno alla Luna. Dopo che Orion si è posata sull’acqua, è rimasta due ore prima che fosse recuperata per consentire l’esecuzione di test sul calore generato dalla capsula al suo ritorno nell’atmosfera. La partenza della missione ha registrato alcuni inconvenienti e, quindi, ritardi. Il primo tentativo di lancio del 29 agosto è stato cancellato a causa di un sensore di temperatura difettoso che indicava erroneamente che un motore non si era raffreddato correttamente. Il secondo tentativo è stato successivamente cancellato il 3 settembre dopo che gli ingegneri hanno scoperto diverse perdite di idrogeno liquido. Un terzo tentativo, il 27 settembre, è stato rinviato a causa dell’arrivo sulle coste della Florida dell’uragano Ian. In totale, la spedizione Artemis comprende quattro missioni, ognuna delle quali costerà circa 4,1 miliardi di dollari. Il progetto costerà fino a 93 miliardi di dollari entro il 2025. Se la missione avrà successo, con la Artemis II quattro astronauti andranno nello spazio nel 2024 per un sorvolo lunare prima di tornare sulla Terra. Artemis III prevede di inviare quattro astronauti sulla luna nel 2025, tra cui la prima donna e la prima persona di colore, mentre con Artemis IV ci dovrebbe essere il secondo allunaggio nel 2027.