Firmato un protocollo per nuove soluzioni a favore di un’aviazione sostenibile
Decarbonizzazione del trasporto aereo e nuove soluzioni per un’aviazione sostenibile, con un particolare focus sull’impiego dell’idrogeno quale vettore energetico del futuro nella catena logistica aeroportuale. Queste le principali aree tematiche contenute nel protocollo firmato oggi tra l’Enac, l’Autorità per l’aviazione civile nazionale, e l’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.
“L’Enac – ha commentato il Direttore Generale Alessio Quaranta – negli ultimi anni è costantemente impegnato nella promozione di iniziative che possano riconciliare il trasporto aereo con la sostenibilità ambientale, in linea anche con gli indirizzi strategici internazionali e nazionali. Raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione è certamente una sfida ambiziosa, ma non esiste un’unica soluzione per raggiungere questo traguardo. Risulta pertanto fondamentale identificare strategie integrate che interessino la totalità delle attività e delle operazioni di cui si compone il settore, con la giusta apertura verso le innovazioni tecnologiche e le fonti di energia alternative”.
Il Direttore Generale Enea, Giorgio Graditi, ha evidenziato, “questo accordo si focalizza sul trasporto aereo e, nello specifico, su hub aeroportuali in una prospettiva di decarbonizzazione attraverso l’uso del vettore idrogeno. È per noi motivo di soddisfazione che Enac abbia individuato in Enea il partner con il quale identificare scenari, strategie e soluzioni per Smart Energy Hub. In questo settore, infatti, l’agenzia dispone di un know how consolidato e sta portando avanti numerosi progetti nell’ambito del Pnrr e una hydrogen valley che prevede un investimento di 14 milioni di euro per dar vita presso il proprio centro di ricerche della Casaccia, alle porte di Roma, a un incubatore tecnologico per lo sviluppo della filiera dell’idrogeno, con l’obiettivo di favorire la transizione energetica e la de-carbonizzazione”.
L’accordo firmato oggi prevede la realizzazione di uno studio che, individuando un sito aeroportuale quale ‘caso studio’, analizzi gli attuali flussi energetici e i processi aeroportuali e individui tecnologie, strategie e possibili configurazioni migliorative in termini di energia. Lo scopo ultimo dello studio è l’elaborazione di linee guida che forniscano ai gestori degli scali elementi utili per l’ottimizzazione delle reti energetiche nella complessiva logistica aeroportuale e l’identificazione dei futuri usi finali dell’idrogeno presso gli hub aeroportuali. A tal fine, lo studio prevede di analizzare e comparare soluzioni di mix energetici (fonti rinnovabili, sistemi di accumulo, vettori energetici, etc.), unitamente a tecnologie di gestione, controllo e monitoraggio del sito al fine di accrescerne l’autonomia energetica e la resilienza, rendendo il modello replicabile e scalabile in contesti similari e/o di dimensione maggiore rispetto al caso studio.
L’iniziativa prevede anche la pubblicazione di un bando Enac per identificare, a livello nazionale, il sito aeroportuale campione per la conduzione del caso studio. Saranno premiate le proposte che, oltre a coinvolgere attivamente l’aeroporto, riescano a estendere i benefici dell’iniziativa anche a realtà locali, istituzionali e private, produttori di mezzi e tecnologie, enti e società di approvvigionamento e dispacciamento energia e operatori logistici.