Al via i lavori del G20 a Nuova Delhi, presieduto da Narendra Modi, che ha accolto nel centro congressi Bharat Mandapam 30 capi di Stato e di governo e 14 responsabili di organizzazioni internazionali, con alle spalle una riproduzione della ruota di Konark, un simbolo della democrazia.
Sul vertice pesano le divisioni sull’Ucraina, con gli sherpa che non sono ancora riusciti a trovare un accordo su un testo condiviso che condanni l’aggressione russa, a causa delle resistenze di Mosca e Pechino.
Motto del summit “Una terra, una famiglia, un futuro”. La prima sessione – dalle 10.30 alle 13.30 – è dedicata a “One earth”, su clima, ambiente ed energia sostenibile: dopo il discorso di apertura del premier indiano, ci saranno gli interventi dei vari leader, tra cui la premier Giorgia Meloni. Nel pomeriggio, dalle 15, ci sarà la sessione dedicata a “One Family”.
Poi alle 19 tutti i leader saranno ospiti della cena offerta dalla presidente Droupadi Murmu: l’invito recapitato nei giorni scorsi, per conto della ‘presidenza di Bharat’, nome in sanscrito dell’India, aveva provocato polemiche nei giorni scorsi, con l’opposizione che lo aveva letto come un’ulteriore conferma della deriva nazionalista del governo. Domani la giornata finale, con la sessione “One Future”, durante la quale è previsto il secondo intervento della Meloni.
Assenti al tavolo del vertice il presidente russo Vladimir Putin, raggiunto da un mandato di arresto internazionale per la deportazione dei bambini ucraini in Russia, ed il presidente cinese Xi Jinping, che avrebbe ‘snobbato’ l’evento a causa delle dispute territoriali con l’India. Per la Russia ci sarà il ministro degli Esteri Sergei Lavrov e per la Cina il premier Li Qiang.
Il premier indiano Narendra Modi ha accolto i leader al G20 con alle spalle una replica della ruota di Konark, che si trova nel tempio del Sole, nello stato di Orissa. Costruita nel XIII secolo sotto il regno del re Narasimhadeva-I, la ruota a 24 raggi, che è stata anche adattata nel Tricolore indiano, incarna l’antica saggezza, la civiltà avanzata e l’eccellenza architettonica dell’India. Concetti che Modi ha spiegato al presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, al suo arrivo nella sede del vertice, indicandogli la ruota. Il suo movimento rotatorio simboleggia il tempo, così come il progresso e il cambiamento continuo.
Michel, ‘bene ingresso Ua, auspico stretta collaborazione’
“Felice che all’Unione Africana sia stata concessa la piena adesione al G20. L’Ue è stata un convinto sostenitore di questa iniziativa e sono lieto di averla sostenuta fin dall’inizio con Macky Sall”, presidente del Senegal ed ex presidente dell’Ua. Lo ha scritto su X il presidente del Consiglio europeo Charles Michel dopo l’annuncio del premier indiano Narendra Modi: “Auspico una stretta collaborazione anche in questo foro”.
Modi invita Ua a diventare membro permanente.
“Con l’approvazione di tutti, chiedo al presidente dell’Ua di prendere posto come membro permanente del G20”, ha detto Modi tra gli applausi degli altri leader. Il presidente di turno dell’Unione Africana, il presidente delle Comore, Azali Assoumani, è stato invitato a prendere posto al tavolo dal ministro degli Esteri indiano Dr. S. Jaishankar.
“Se possiamo sconfiggere il Covid, possiamo anche vincere la crisi di fiducia provocata dalla guerra”. E’ l’esortazione rivolta ai leader del G20 dal premier indiano Narendra Modi nel discorso di apertura del vertice di Nuova Delhi, segnato dalle divisioni sulla guerra in Ucraina.
“La presidenza indiana del G20 è diventata un simbolo dell’inclusione all’interno ed all’esterno del Paese”. Lo ha rivendicato il premier indiano Narendra Modi, nel suo discorso di apertura del vertice di Nuova Delhi, affermando che questo “è diventato il G20 del popolo in India….ci sono stati oltre 200 incontri in più di 60 città del Paese”. E con lo stesso senso di inclusione, ha sottolineato Modi, “l’India ha proposto che all’Unione Africana sia concessa l’adesione permanente del G20: credo che tutti noi siamo d’accordo su questa proposta”.
Meloni, ‘pericolosi squilibri da approcci radicali o asimmetrici su clima ed energia’
Su clima ed energia evitare “approcci troppo radicali o asimmetrici che potrebbero provocare squilibri pericolosi”. E’ l’avvertimento che arriva dalla premier Giorgia Meloni nel suo intervento alla prima sessione del G20 a Nuova Delhi, intitolata “One earth”. “Nella transizione ecologica e nella transizione energetica in cui siamo, in modi diversi, tutti coinvolti – afferma – approcci troppo radicali o troppo asimmetrici fra gli Stati, particolarmente fra quelli più industrializzati, finirebbero per non garantire soluzioni efficaci ai nostri problemi, e allo stesso tempo potrebbero provocare pericolosi squilibri nel rapporto tra le Nazioni e all’interno delle Nazioni stesse”.
Meloni, ‘Mosca continua a usare forniture energie come arma di ricatto’
“Il nesso clima-energia è sempre più importante in una fase nella quale il mondo continua ad affrontare gli effetti a cascata della crisi innescata dalla guerra di aggressione russa all’Ucraina e dall’uso delle forniture energetiche come un’arma di ricatto da parte di Mosca”. Lo ha sottolineato la premier Giorgia Meloni nel suo intervento alla prima sessione del G20, dedicata a clima, ambiente, energia e sviluppo sostenibile.
Meloni, ‘risposta a cambiamenti clima riguardi tutti o utopia risultati apprezzabili’
“Inutile dire che la risposta al cambiamento climatico deve riguardare davvero tutti, altrimenti pensare che possa portare risultati apprezzabili è pura utopia”. Lo ha sottolineato la premier Giorgia Meloni nel suo intervento alla prima sessione del G20 a Nuova Delhi: “E al di là degli impegni sul contenimento del riscaldamento in corso, dobbiamo considerare prioritaria l’adozione di tutte le misure utili alla mitigazione delle conseguenze dei cambiamenti climatici, che impattano soprattutto sui Paesi del sud globale”.
Meloni, ‘ingresso Ua strategico per rafforzare capacità affrontare sfide’
Giorgia Meloni dà il benvenuto all’Unione Africana quale membro permanente del G20. “L’Italia – dice la premier nel suo intervento alla prima sessione del vertice di Nuova Delhi – è stata una forte sostenitrice del suo processo di adesione ed è fermamente convinta che la sua inclusione in questo gruppo sia strategica per rafforzare la nostra capacità di affrontare le sfide globali, a partire proprio da quelle ambientali ed energetiche”
‘Italia destinerà all’Africa oltre 70% suo fondo per clima, 3 mld in 5 anni’
“L’Italia destinerà all’Africa oltre il 70% suo Fondo Italiano per il clima. Questo significa 3 miliardi di euro nei prossimi 5 anni, equamente destinati a iniziative di mitigazione e adattamento”. Lo fa sapere la premier Giorgia Meloni nel suo intervento al G20 di Nuova Delhi, sottolineando che “l’impegno rientra nel ‘Processo di Roma’ avviato con la Conferenza su migrazione e sviluppo, che l’Italia ha riunito a luglio e che ambisce a costruire un nuovo modello di relazioni internazionali su base paritaria, per creare sviluppo, ma anche favorire percorsi di migrazione legale e combattere le potenti reti criminali di trafficanti dell’immigrazione illegale, che sfruttano la disperazione per arricchirsi”.
Meloni, ‘Italia aspira a diventare ponte tra Europa e Africa, no paternalismo’
“L’Italia aspira a diventare un ponte tra Europa e Africa per promuovere partenariati reciprocamente vantaggiosi, rifiutando un approccio assertivo o paternalistico, per sostenere la sicurezza energetica delle Nazioni africane e mediterranee e rafforzare le esportazioni di energia verde”. A ribadirlo è stata la premier Giorgia Meloni nel suo intervento alla prima sessione del G20 a Nuova Delhi, ricordando che “l’Africa è un continente estremamente ricco di risorse: ciononostante risulta un continente povero, anche perché, nel corso della storia, gli interventi delle Nazioni straniere nel continente non sono sempre rispettosi dei bisogni delle realtà locali. Vogliamo cambiare approccio”.
A quanto riferiscono fonti diplomatiche del G20 all’Adnkronos, il linguaggio su cui si è raggiunto l’accordo “è un po’ annacquato rispetto al testo di Bali” dell’anno scorso. L’intesa è stata raggiunta “faticosamente”, dopo una notte di negoziati, sulla base di un compromesso redatto e proposto da Indonesia, India, Brasile e Sud Africa, che alla fine ha dovuto essere accettato anche dalla Russia, rimasta da sola ad opporsi.
Meloni ha quindi ricordato ai leader presenti che “il Governo italiano sta lavorando per dare vita ad un ampio Piano di cooperazione e sviluppo che porta il nome di un grande italiano, Enrico Mattei, fondatore di Eni. La sua “formula” ebbe successo perché seppe coniugare l’esigenza di una Nazione come l’Italia di rendere sostenibile la sua crescita con quelle degli Stati partner di conoscere una stagione di sviluppo e progresso. Oggi la storia ci pone davanti le stesse esigenze”.
Von der Leyen, ‘in prossimi 5 anni investimenti per 4 mld con Global gateway’
“Solo nei prossimi 5 anni, l’Unione Europea investirà almeno 4 miliardi di euro in energie rinnovabili e idrogeno nelle economie in via di sviluppo attraverso il nostro progetto Global Gateway”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, nel suo intervento al G20 a Nuova Delhi, sottolineando che Global Gateway, considerato l’alternativa europea alla Via della Seta cinese, “significa anche condividere la tecnologia e rischiare ulteriori capitali privati: perché se vogliamo dominare il cambiamento climatico dobbiamo anche attrarre molti capitali privati”.
“I cambiamenti climatici sono una minaccia globale – ha ribadito von der Leyen – E un fattore che contribuisce all’insicurezza alimentare. La sicurezza alimentare è anche una vittima dell’aggressione russa in Ucraina. Chiediamo alla Russia di permettere al grano ucraino di raggiungere i mercati globali attraverso il Mar Nero”.
Bonelli, ‘Meloni negazionista come Putin per difendere interessi fonti fossili’
“È vero che la crisi climatica riguarda tutti, come afferma oggi la Premier dal G20, ma allora ci spieghi perché l’Italia ha deciso di trasformare il Paese in un hub del gas anziché delle energie rinnovabili. Perché ha approvato un decreto, quello sulle aree idonee, che impedisce l’autorizzazione di nuovi impianti di energia rinnovabile? Il punto è che la destra, rappresentata da Giorgia Meloni in Europa, sembra essere influenzata dalle lobby delle fonti fossili che desiderano mantenere questa politica energetica, la quale è responsabile dei cambiamenti climatici e dell’aumento della povertà sociale dovuta all’alto costo delle bollette.” Così in una nota il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli.
“È imbarazzante sentire la Premier Meloni contestare gli approcci radicali sul clima, ignorando il fatto che gli scienziati di tutto il mondo sostengono l’urgenza di politiche climatiche decisive. È altrettanto imbarazzante – prosegue – sentire la Premier parlare di squilibri e danni derivanti dalle politiche climatiche, quando solo quest’anno in Italia si sono registrati danni economici per oltre 10 miliardi di euro a causa degli eventi meteorologici estremi, oltre alla drammatica perdita di vite umane.”
“Ma è veramente inaccettabile che la Premier Meloni, durante incontri internazionali, sembri dimenticare intenzionalmente che l’inquinamento causa danni e provoca oltre 56.000 vittime ogni anno nel nostro paese, secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente. A livello internazionale, Giorgia Meloni al G20 sembra sostenere una posizione non solo negazionista, ma anche vicina a quella della Russia del dittatore Putin, che desidera continuare lo sfruttamento dei suoi immensi giacimenti di gas e petrolio”, conclude.