NEWS > 15 Settembre
DUEMILA23

“Mattarella apre l’Assemblea di Confindustria: Appello per un’Italia senza paure”

L’attesa Assemblea di Confindustria ha inaugurato i suoi lavori a Roma sotto l’incanto di applausi scroscianti, diretti al presidente della...

IN QUESTO ARTICOLO

L’attesa Assemblea di Confindustria ha inaugurato i suoi lavori a Roma sotto l’incanto di applausi scroscianti, diretti al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Il Capo dello Stato si è preso la parola in questo evento annuale, che quest’anno ha fatto ritorno all’incantevole Auditorium Parco della Musica. Un’incontro di rilevanza nazionale che ha visto la partecipazione della Premier Giorgia Meloni e di una delegazione governativa di spicco, dando il via ai lavori all’insegna degli inni nazionali.

Mattarella: “Resistere alla tentazione di alimentare paure”

Il presidente Sergio Mattarella ha aperto il suo discorso con parole di saggezza, sottolineando il pericolo di lasciarsi guidare da emozioni passeggiere in una democrazia solida. Ha ammonito contro due possibili errori: il primo, la ripetizione ossessiva dei problemi, senza la volontà di affrontarli con determinazione; il secondo, ancor più insidioso, la cedevolezza alle paure o, peggio ancora, la tentazione cinica di sfruttarle.

Con citazioni emblematiche, Mattarella ha richiamato l’essenza dell’Italia resiliente, evocando le parole di Luigi Einaudi nel 1947: “È necessario che gli italiani non credano di dover la salvezza a nessun altro fuorché se stessi.” Questa frase è ancor più rilevante oggi, quando dobbiamo guardare sia a noi stessi che agli altri popoli dell’Unione Europea per costruire un futuro prospero.

Il presidente ha evidenziato il legame inscindibile tra una economia robusta e il benessere della democrazia, citando la famosa frase di Franklin D. Roosevelt: “L’unica cosa di cui dobbiamo aver paura è la paura stessa.” Ha sottolineato che questa connessione tra economia e democrazia è altrettanto rilevante oggi, proprio come lo era all’epoca di Roosevelt.

Mattarella ha poi ribadito che la democrazia si manifesta nei luoghi di lavoro e studio, nei corpi sociali intermedi della Repubblica e nel riconoscimento dei diritti sociali. Ha messo in evidenza l’importanza del “capitale sociale” di un paese e l’appello alla responsabilità delle imprese nel garantire opportunità di lavoro dignitose per i giovani, riducendo così la fuga di talenti all’estero dovuta alle limitate offerte retributive nel paese.

Il discorso finale di Bonomi: “Una svolta per un lavoro più inclusivo per giovani e donne”

Tra i partecipanti all’assemblea si è distinto Carlo Bonomi, che ha tenuto il suo ultimo discorso come presidente degli industriali. Alla sua sinistra, Marina Berlusconi, alla guida di Fininvest, ha affiancato una distinta platea di imprenditori. Bonomi ha aperto i lavori sottolineando la necessità di un “cambio di rotta” per rendere il mercato del lavoro italiano più inclusivo, soprattutto per giovani e donne.

Nel suo appello, Bonomi ha evidenziato l’importanza di politiche industriali e del lavoro capaci di creare un ambiente di concorrenza leale e competitività come valori imprescindibili. Ha messo in discussione l’efficacia attuale dello Stato nell’adempiere a questi compiti e ha sottolineato la necessità di una correzione di rotta che promuova effettivamente il diritto al lavoro, garantendo la piena realizzazione dei principi costituzionali. Bonomi ha concluso sottolineando l’urgente bisogno di migliorare l’inclusività del mercato del lavoro italiano, specialmente nei confronti dei giovani e delle donne, e di adottare politiche coerenti e incisive.

CONDIVIDI

Leggi Anche