l sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha firmato una disposizione che prevede bandiere a mezz’asta negli uffici pubblici.
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha firmato una disposizione che prevede bandiere a mezz’asta negli uffici pubblici, funerali di Stato e lutto nazionale per la scomparsa di Giorgio Napolitano. “A seguito del decesso del Presidente emerito della Repubblica senatore di diritto e a vita – si legge in una nota di Palazzo Chigi – si dispone, dal 22 settembre 2023 fino al giorno della celebrazione delle esequie di Stato, l’esposizione a mezz’asta delle bandiere nazionale ed europea sugli edifici pubblici dell’intero territorio nazionale e sulle sedi delle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane all’estero. Il giorno delle celebrazioni delle esequie di Stato dichiarato lutto nazionale”.
Bandiere a mezz’asta su edifici Regione Veneto.
In seguito alla scomparsa del Presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, tutti gli edifici della Regione del Veneto esporranno le bandiere nazionale ed europea a mezz’asta fino al giorno della celebrazione del funerale di Stato, giorno di lutto nazionale, secondo quanto prescritto dalla Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Venezia e dalla disposizione firmata dal sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano. Lo comunica una nota della Regione Veneto.
Monti, ‘mi scelse perché serviva qualcuno che sapesse dialogare con l’Ue’
“Perché lui abbia fatto questa scelta, ahimé bisognerebbe chiederlo a lui ma l’ha motivata in varie occasioni. In quel momento probabilmente occorreva che prendesse la guida del governo italiano qualcuno che capisse qualcosa di questi problemi, che sapesse dialogare con l’Europa, tenendo la testa alta ma dialogando e portando a risultati anche di cambiamenti delle politiche europee, come avvenne”. Così Mario Monti, intervenuto questa mattina alla nuova trasmissione di Lucia Annunziata ‘Amici e Nemici – l’informazione della settimana’ su Radio 24.
“È stato di grandissimo sostegno, per me e per i miei colleghi di governo, avere questa sua guida a largo raggio, ma è sempre stato sempre rispettoso delle prerogative distinte tra il presidente della Repubblica e quello del Consiglio, e nei contenuti delle decisioni, naturalmente ne abbiamo discusso, è sempre stato rispettoso delle nostre scelte e decisioni. E sono estremamente grato per tutto questo”.
Cordoglio Ass. Rinnovamento Sinistra per scomparsa ‘protagonista vita democratica’
“Con la scomparsa di Giorgio Napolitano la nazione e lo Stato perdono un protagonista determinante della vita democratica italiana ed europea, non solo perché per due volte è stato eletto alla massima responsabilità pubblica come Presidente della Repubblica, ma per l’insieme dell’attività di una esistenza intera tutta dedicata alla politica, durante il tempo dei grandi partiti di massa autori della Costituzione e in quello successivo alla loro scomparsa”. E’ la nota che esprime il cordoglio dell’Associazione per il Rinnovamento della sinistra (Ars), a firma del presidente Vincenzo Vita e del presidente onorario Aldo Tortorella.
“La sua vita si è identificata con le massime istituzioni rappresentative. Parlamentare nazionale fin dall’età giovanile -nel 1953- fu eletto in quasi tutte le legislature successive fino al 1996, alla camera dei deputati divenendone alla fine presidente. In più legislature fu deputato europeo. Venne nominato senatore a vita prima della elezione alla presidenza della Repubblica e, dopo, lo fu per diritto. Fu presidente per due legislature del gruppo dei deputati comunisti. Nel parlamento europeo presiedette la commissione per gli affari costituzionali. Fu pure presidente della sezione italiana del movimento europeo”.
Ma fu anche “uomo di partito, militando dal 1944 nel Partito comunista italiano e diventandone uno dei massimi dirigenti fino al suo scioglimento nel 1991 e al passaggio al Partito democratico della sinistra. Oltre che deputato fu segretario della federazione di Napoli per un triennio e poi ebbe la responsabilità di numerose commissioni nazionali di lavoro politico (meridionale, economica, culturale, internazionale), essendo membro del Comitato centrale e poi della direzione e della segreteria politica. Quando, dopo la scomparsa di Palmiro Togliatti e di Luigi Longo, divennero più esplicite le divergenze di orientamento che alla fine porteranno alla scomparsa del partito stesso. Napolitano fu considerato il maggiore esponente dell’ala moderata tendente ad una trasformazione socialdemocratica”.
Fu il “primo dirigente comunista ad ottenere un visto per gli Stati Uniti perché invitato da alcune università americane a parlare sui comunisti italiani nel 1978, anno del ritorno del Pci, dopo il 1947 in una maggioranza parlamentare, ritorno segnato al suo esordio dall’assassinio di Aldo Moro”. Diverse da quelle di Napolitano -prosegue il ricordo- “furono le opinioni di alcuni di noi che provenendo dal Pci o dal Psi o da altre esperienze politiche fondammo l’Associazione per il rinnovamento della sinistra. Ciò non impedì una discussione che volemmo sempre serena e non impedisce ora il sincero cordoglio per la scomparsa di un combattente per la causa della sinistra, che egli credette la più giusta, e che cercò di contribuire secondo il proprio orientamento al miglioramento delle condizioni del mezzogiorno e del Paese”.
“In questa stagione in cui si cerca di cancellare i meriti della Resistenza e delle forze che dettero vita alla nuova democrazia italiana, dopo la tragedia e la vergogna del fascismo, ricordiamo la figura e l’opera di Napolitano come quella di chi ha saputo per quasi mezzo secolo essere protagonista di una opposizione democratica, tenace e costruttiva e poi mostrare capacità di governo in situazioni difficili e con scelte discutibili come sempre accade, ma certamente volendo mostrare piena fedeltà alla Costituzione democratica e antifascista”.
“Partecipiamo con commozione -conclude poi la nota- al dolore dei suoi cari e di tutti coloro che lo stimarono come comunista italiano e come esponente delle idee di progresso e di libertà nel governo del Paese e nella direzione dello Stato”.
Farnesina, bandiere a mezz’asta in sedi diplomatiche e consolari.
“La Farnesina piange la scomparsa del presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano: su istruzione della presidenza del Consiglio, le bandiere italiane ed europee verranno esposte a mezz’asta nelle rappresentanze diplomatiche e consolari, fino al giorno delle esequie di Stato”. Lo fa sapere il ministero degli Esteri in un post su X.