Nato nella regione russa di Vladimir nel luglio del 1965, Oleksandr Syrsky, nuovo capo della Forze armate ucraine al posto di Valery Zaluzhny, vive in Ucraina dagli anni Ottanta. Come molti uomini della sua epoca, ha studiato a Mosca, alla Higher Military Command School, diplomandosi nel 1986 e servendo per cinque anni nei Corpi dell’artiglieria sovietica.
Diventato capo delle forze di terra nel 2019, ha combattuto la guerra nel Donbass tra i separatisti filorussi e le forze armate ucraine esplosa nel 2014, guadagnandosi l’appellativo di “Leopardo delle nevi”. Ma la sua fama di ‘Eroe dell’Ucraina’ la si deve al successo nella difesa di Kiev nel febbraio del 2022, quando i suoi uomini riuscirono a bloccare il tentativo dei russi di prendere in pochi giorni la capitale.
E fu lui a pianificare e condurre la controffensiva con cui nel luglio successivo vennero respinte le truppe russe da Kharkiv, riconquistando territori a est e sudest. E ancora Syrsky ha guidato lo scorso anno la strenua difesa di Bakhmut, costata la vita a migliaia di uomini dall’una e dall’altra parte.
Nonostante i suoi successi, non è una figura così iconica e amata come Zaluzhny, tanto che secondo un sondaggio condotto nel dicembre scorso il 48% degli ucraini non aveva mai sentito parlare di lui.
Da sempre considera la sua priorità il morale delle truppe, che visita regolarmente al fronte, dice di dormire quattro ore e mezzo per notte e di rilassarsi facendo ginnastica. E’ sposato e ha due figli.