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Marconi, la miniserie Rai con Stefano Accorsi sull’uomo che ha connesso il mondo

Presentata la miniserie Rai Marconi – L’uomo che ha connesso il mondo, il biopic con Stefano Accorsi. “Senza Marconi, l’uomo...

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Presentata la miniserie Rai Marconi – L’uomo che ha connesso il mondo, il biopic con Stefano Accorsi.

“Senza Marconi, l’uomo geniale, non avremo avuto tante cose”, così ha cominciato Maria Pia Ammirati di Rai Fiction, alla presentazione della miniserie in due puntate dedicata a Guglielmo Marconi. La produzione dedicata al grande scienziato italiano è stata realizzata in occasione del 150° anniversario dell’inventore, e andrà in onda il 20 e il 21 maggio su Rai 1. 
“Abbiamo un uomo completo che è fatto di scienza, di invenzione, di dinamismo. Dobbiamo a Marconi, che ha preso carne e ossa da Stefano Accorsi. I biopic sono difficili, ma lui ha fatto un’operazione non di mimesi. Ha interpretato Marconi. Ha messo insieme l’audacia, il suo modo istituzionale, e la velocità. L’ho visto come si è mosso nello spazio. Quel dinamismo quasi ipercinetico che mi è piaciuto moltissimo”, ha proseguito la direttrice di Rai Fiction. 

Lucia Borgonzoni, Sottosegretario alla cultura, presente alla conferenza stampa della miniserie Rai, ha annunciato le iniziative dedicate a Guglielmo Marconi, poi ha aggiunto: “Un uomo visionario che è stato in grado di unire lo scienziato all’imprenditore. Lui è stato il primo a inventare una start-up. Un uomo moderno. Era il ragazzo che non andava magari bene a scuola, però è riuscito a inventare cose incredibili. La scuola era troppo indietro rispetto a cosa pensava lui.” 

Marconi: non solo una miniserie biopic, parla Stefano Accorsi 

Marconi non è solo una miniserie autobiografica, ma unisce l’elemento della spy story, basata su una storia vera. Ambientata nel 1937, alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, la storia segue la vita del celebre inventore e imprenditore italiano, padre della telegrafia senza fili, inventore della radio e pioniere delle moderne telecomunicazioni, vincitore del Premio Nobel per la Fisica nel 1909. Marconi si divide tra la sua vita in laboratorio e quella con la sua famiglia – la moglie Maria Cristina e la figlia Elettra. Mentre in Europa soffiano venti di guerra, la fede di Guglielmo per la scienza si scontra con le volontà di Mussolini, che mira a realizzare un’ipotetica arma di guerra.  

Stefano Accorsi, che interpreta Guglielmo Marconi, ha spiegato cosa lo ha colpito di questa figura storica: “Mi ha colpito questa vocazione istintiva che lui ha avuto fin da giovane. Lui ha inventato qualcosa che prima non esisteva. Noi l’abbiamo migliorata.” Accorsi ha elogiato la personalità dell’inventore e la sua capacità di intuizione: “Da un lato era ispirato, da un altro conviveva con una solitudine importante. A un certo punto gli avranno detto cosa non si può fare. Quando ti sei abituato a una cosa impossibile, e tu la rendi possibile, credo sia un acceleratore della tua esistenza abbastanza mostruoso.” 

Marconi: gli attori parlano della miniserie Rai 

Ludovica Martino interpreta la giornalista italoamericana Isabella Gordon, personaggio di finzione, che instaura un legame con Guglielmo Marconi. A insaputa di quest’ultimo, la giovane donna collabora con il regime a cui deve fornire informazioni sul lavoro dell’inventore. “Isabella vuole semplicemente fare il suo lavoro”, ha spiegato l’attrice alla presentazione della miniserie Rai. “Si trova poi un po’ vittima di sé stessa e del suo fidanzato (il funzionario dell’Ovra, Achille Martinucci, interpretato da Alessio Vassallo). A un certo punto si ritrova in un gioco più grande di lei e la sua vita è in pericolo.” 

Nicolas Maupas veste i panni di un giovane Marconi, che vediamo attraverso i flashback nella fiction: “Un’esperienza singolare per me. La prima volta che avevo modo di lavorare su un personaggio storico. Mi ricordo un’intervista dove gli chiedevano delle invenzioni che era riuscito a fare, e questo suo entusiasmo passava da una sicurezza: diceva di essere felice e di sapere dove stava andando. Ho cercato di immaginare me in un momento importante della mia vita; mi sono divertito a giocare con Marconi. Abbiamo anche ricreato i suoi progetti, e questo è stato di grande aiuto.” 

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