Il Presidente Mattarella in Moldavia e Romania dal 17 al 19 giugno
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intraprende una visita di Stato ai confini orientali dell’Europa, visitando la Moldavia dal 17 al 18 giugno e la Romania dal 18 al 19 giugno. Questo viaggio rappresenta un gesto di attenzione verso il fianco est dell’Unione Europea, nel contesto del conflitto in Ucraina.
In Moldavia
Mattarella è il primo presidente italiano a visitare la Moldavia, un Paese in una fase cruciale della sua storia. La Moldavia, situata tra Romania e Ucraina, è impegnata nel processo di adesione all’Unione Europea, con elezioni politiche previste per il 20 ottobre. La presidente Maia Sandu, favorita nei sondaggi, spinge per l’inserimento del principio di adesione all’UE nella Costituzione. Mattarella incontrerà Sandu e parteciperà a varie cerimonie ufficiali, tra cui un concerto dell’orchestra della Filarmonica Nazionale moldava.
In Romania
La Romania, guidata da Klaus Iohannis, vive con apprensione la vicinanza al conflitto in Ucraina. La visita di Mattarella sarà anche un momento di commiato per Iohannis, alla scadenza del suo secondo mandato. Durante il soggiorno, Mattarella incontrerà rappresentanti del governo e della comunità italiana, deporrà una corona al Monumento del Milite Ignoto, e inaugurerà una mostra al Museo Nazionale d’Arte della Romania.
Programma della Visita
Lunedì 17 giugno: Arrivo a Chisinau, incontro con la presidente Sandu, concerto della Filarmonica Nazionale moldava.
Martedì 18 giugno: Colloqui ufficiali e conferenza stampa con Sandu, incontro con il presidente del Parlamento moldavo, cerimonia al Monumento di Stefano il Grande, partenza per Bucarest.
Mercoledì 19 giugno: Deposto una corona al Monumento del Milite Ignoto, incontro con il presidente Iohannis, conferenza stampa, visita al Museo Nazionale d’Arte della Romania, incontri con il Presidente del Senato e il Primo Ministro rumeni, rientro in Italia.
La visita di Mattarella sottolinea l’importanza della stabilità e dell’integrazione europea per i Paesi ai confini orientali dell’UE, in un momento di particolare tensione geopolitica.