Le ultime notizie sui super-eroi Marvel non fanno ben sperare sul futuro della Casa delle Idee. Arriva il Dottor Destino dal Multi-universo ma…
“O muori da eroe o vivi così a lungo da diventare il cattivo”. Così si potrebbe riassumere la scelta intrapresa dalla Marvel in merito al nuovo corso del suo multi-universo che sta costruendo tra cinema e tv. Di fatti, come è stato rivelato negli scorsi giorni a San Diego durante il Comic-con, la “casa delle idee” ha presentato la sua nuova line-up in merito ai prossimi film ispirati ai fumetti Marvel che arriveranno sul grande schermo. C’era grande attesa per le indiscrezioni sul futuro di The Avengers 5 e 6 dopo il licenziamento di Jonathan Majors che avrebbe dovuto interpretare Kang, il Conquistatore. Ora sul progetto ci sono grosse novità e non è detto che siano tutte positive. I due film sui (nuovi) Vendicatori sono confermati per il 2026 e il 2027 e i fratelli Russo torno dietro la macchina da presa, ma la notizia è un’altra. Nel franchise rotorna Robert Downey Jr. e per l’attore, fresco dell’Oscar per Oppenheimer, questa volta recita in un nuovo film Marvel ma non nelle vesti di Iron Man. Il personaggio, infatti, si è sacrificato per sconfiggere Thanos nel quarto film dedicato agli Avengers. L’attore presterà il volto al celebre Dottor Destino, uno dei cattivi più amati dell’universo Marvel. Una scelta coraggiosa, questo è pur vero, ma che fa intuire quanto l’universo cinematografico dei super-eroi sia saturo e con poche idee.
Chi è il Dottor Destino?
Il nome completo è Victor Von Doom, ed è un personaggio dei fumetti statunitensi creato da Stan Lee e Jack Kirby. Ha esordito in The Fantastic Four n. 5 del luglio 1962 pubblicato per l’appunto da Marvel Comics. Il personaggio è al quarto posto nella classifica dei 100 supernemici redatta dal periodico Wizard e al terzo posto nella classifica dei più grandi cattivi nella storia dei fumetti del sito web IGN. Signore e monarca di Latveria, nell’Europa centrale, è un supercriminale e arcinemico dei Fantastici Quattro, ma nel corso del tempo si è scontrato molto spesso anche con altri supereroi dell’Universo Marvel come l’Uomo Ragno e i Vendicatori. Di professione è un geniale inventore e uno stregone. Alla morte dei genitori scopre che la madre era una strega e approfitta delle sue conoscenze occulte e della mente scientifica per giungere negli Stati Uniti. Compagno d’università e di stanza di Reed Richards, futuro Mister Fantastic dei Fantastici Quattro, sarà vittima di un incidente durante uno dei suoi primi esperimenti per comunicare con la madre defunta. Questo gli costerà un volto completamente sfigurato e l’espulsione dall’università. In seguito vagherà seguendo la sua sete di conoscenza fino in Tibet dove, soccorso da alcuni monaci, diventa uno di loro fino a che, dopo aver appreso tutti i segreti della setta, ne diventa Maestro. A questo punto si fa aiutare a forgiare un’armatura e una maschera, nati da un progetto in cui ha riversato tutta la sua conoscenza, sia nella robotica sia nell’alchimia, che vennero applicati sul suo corpo ancora roventi. Grande scienziato, ha creato un’armatura iper-tecnologica che gli conferisce grandi poteri e ha dotato la sua piccola nazione di armamenti sofisticati.
La Marvel in caduta libera nei consensi
Detto ciò e fatta questa breve premessa sul personaggio, c’è da dire che sulla carta ci sono grandi aspettative sulla riuscita del film, invece, la scelta di percorrere questa strada e, per di più, richiamare un volto storico del franchise ha avuto un effetto collaterale sui fan (e il franchise stesso). Risulta essere una mossa ben precisa e che ha ragioni profonde: la Marvel cerca di ammaliare il suo pubblico che, da tempo, è migrato verso altri lidi. Difatti si nota una certa disaffezione verso tutti i film della Casa delle idee, una disaffezione che è stata un crescendo dopo la fine di Avengers: Endgame. Quel film ha chiuso un lungo percorso e ha visto anche – e soprattutto – l’uscita di scena di alcuni volti storici (come Iron Man e Capitan America, per esempio) e ora il pubblico stesso vuole conservare il ricordo di quelle emozioni (e risate) che ha trovato in quei film. Da quel momento la Marvel è cambiata molto, non solo ha proposto contenuti di poco spessore e troppo politici, ma ha navigato a vista in un universo così grande ma che è difficile da far coesistere. Quanto sta accadendo è un dato di fatto.
Il momento di dire “basta”
Di sicuro, il personaggio che interpreterà Robert Downey Jr. sarà ben costruito e di grande spessore ma l’effetto novità non basta. Si, okay, la Marvel continua a esplorare il multi-universo e tutte le varianti ma non riesce più a creare una mitologia che possa unire – in un certo qual modo – i film e le serie tv. Gira a vuoto e su stessa, alla ricerca di un compiacimento che non esiste più. E i risultati di critica e pubblico parlano chiaro. Quale potrebbe essere la mossa? O dire basta alla serialità e creare un universo non condiviso, oppure ammettere gli errori e prendersi una pausa. Purtroppo, però, ci sono troppi soldi in ballo e non è facile dire di no al profumo dei dollari.