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Com’erano belli gli anni ’90. Tre serie tv che oggi vorremmo (ri)vedere in streaming

Cosa c’era di bello in tv negli anni ’90? Qui una selezione dei programmi che meriteremmo (e che vorremo) rivedere...

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Cosa c’era di bello in tv negli anni ’90? Qui una selezione dei programmi che meriteremmo (e che vorremo) rivedere all’epoca dello streaming selvaggio ma legale 

Erano altri tempi. In Italia c’era ancora la lira e il mondo – nonostante le guerre, le mattie e la crisi politiche – girava nel verso giusto. Più di tutti, gli anni ’90 hanno rappresentato un periodo molto florido per il mondo delle serie tv straniere nel nostro Paese. Quelle serie tv che arrivavano dall’America hanno proseguito nel formare l’immaginario di un mondo – con le sue contraddizioni – in cui pareva tutto ancora possibile. Un decennio importante non solo per la tv ma per il cinema, la letteratura e la musica. Proprio quel decennio, però, si sta perdendo nell’etere, sostituito da un movimento dove ogni cosa corre più veloce e ogni cosa è a portata di click. Come la tv, ad esempio. Oggi con l’avvento delle piattaforme in streaming, il mondo dell’intrattenimento è diventato una macchina macina soldi che, però, ha perso quel suo alone mistico che aveva proprio negli anni ’90. Di quel decennio, sono tanti i prodotti che la nuova generazione non conosce e non riesce ad apprezzare perché, per uno strano motivo, alcuni capisaldi della tv anni ’90 non sono ancora arrivati nelle tante piattaforme streaming disponibili in Italia. Ed è un vero peccato. Ci sono tanti cult che andrebbero riscoperti anche solo per conoscere come si è evoluto il concetto stesso di serialità – che prima era più dilatata di oggi-. Per questo motivo abbiamo selezionato tre serie tv che vorremmo vedere su Netflix o affini, e che meriterebbero un’attenzione in più.

Felicity

La serie tv è andata in onda negli States dal 1998 fino al 2002 ed è stata la prima che fu creata da JJ Abrams, il regista che – successivamente – ha dato i natali a Alias, Lost e Fringe. Qui si è cimentato in un racconto corale ma di grande impatto emozionale in cui ha cercato di raccontare il passaggio verso l’età adulta di un gruppo di giovani. Ambientato a New York e nel mondo universitario, al centro della vicenda c’è la giovane Felicity che, remando contro i desideri della sua famiglia, fugge nella Grande Mela per inseguire Ben, l’uomo di cui è follemente innamorata. Una scelta che cambierà radicalmente la vita di Felicity e che mostrerà alla giovane una vita frenetica ma dove tutto sembra possibile. La serie è una vera coccola per il cuore, ironica, leggera e appassionante. Introspettiva e adulta (nei temi), ha convinto perché ha mostrato il mondo dei giovani e degli adulti che guardavano con gioia al nuovo millennio. È andata in onda su Rai Due ma oggi non è presente in streaming su nessuna piattaforma, neanche gratuita.

Ally McBeal

In Italia è stata una delle serie tv di maggior successo di Canale 5 e in America ha lanciato nel firmamento delle star la mitica Calista Flockhart. In onda dal 1997 fino al 2002, Ally McBeal ha ridefinito i concetti stessi di un dramma legale. Con i ritmi di una commedia di stile e molto audace, e con dei personaggi protagonisti dalle caratteristiche fuori dagli schemi, Ally McBeal ha lasciato un segno nell’immaginario comune e collettivo. Al centro della vicenda c’è Ally – che di professione è avvocato – che si muove nella città di Boston e in uno studio legale pieno di personaggi molto particolari. Tra gag e cause legali, la serie ha macinato un consenso dopo l’altro, diventando un punto di riferimento in campo televisivo. Ha vinto diversi riconoscimenti tar cui 7 Emmy Awards. Oggi – purtroppo – è scomparsa dai palinsesti di Mediaset.

ER, medici in prima linea

Prima di Grey’s Anatomy c’era solo ER. È stata il capostipite delle serie mediche di oggi tanto da diventare un cult sotto tutti i punti di vista. Il primo episodio è andato in onda nel 1994, l’ultimo era nel maggio del 2009. 15 stagioni per un lungo racconto di formazione ambientato al Country General Hospital di Chicago, tra medici, infermiere e emergenze mediche. Una serie semplice ma complessa che ha saputo raccontare la sanità americana con un occhio critico ma opaco. Ben lontano dai toni da soap-opera di Grey’s Anatomy, ER ha brillato perché ha messo al primo posto il cuore dei medici e dei pazienti. Qui ha trovato successo George Clooney, per esempio, che ha militato nel cast nel ruolo di Doug Ross fino alla stagione 5. ER è andato in onda su Rai Due, per un periodo è stato disponibile su Now, poi è scomparso dai palinsesti.

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