I leader del G7 esprimono “profonda preoccupazione per il deterioramento della situazione in Medio Oriente”.
“Condanniamo con la massima fermezza l’attacco militare diretto dell’Iran contro Israele, che costituisce una seria minaccia alla stabilità regionale. Ribadiamo inequivocabilmente il nostro impegno per la sicurezza di Israele. Le azioni gravemente destabilizzanti dell’Iran in tutto il Medio Oriente attraverso organizzazioni terroristiche affiliate e gruppi armati – tra cui gli Houthi, Hezbollah e Hamas – così come i gruppi di miliziani allineati con l’Iran in Iraq, devono finire”, si legge nella dichiarazione dei leader del G7, riuniti ieri telefonicamente dal premier italiano Giorgia Meloni, sugli sviluppi della crisi in Medio Oriente.
“Ieri abbiamo discusso azioni e sforzi coordinati per evitare l’escalation nella zona. Un pericoloso ciclo di attacchi e ritorsioni rischia di alimentare un’escalation incontrollabile in Medio Oriente, cosa che non è nell’interesse di nessuno. Pertanto, invitiamo tutti gli attori regionali ad agire in modo responsabile e con moderazione. Incoraggiamo tutte le parti a impegnarsi in modo costruttivo per allentare le attuali tensioni. Il diritto internazionale umanitario deve essere rispettato”, prosegue la nota.
“Alla vigilia del tragico anniversario degli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023, condanniamo ancora una volta con la massima fermezza tali atti ingiustificati di violenza deliberata e siamo dalla parte delle famiglie delle vittime e degli ostaggi presi da Hamas. Ribadiamo inoltre il nostro appello per un cessate il fuoco immediato a Gaza, il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi, un aumento significativo e duraturo del flusso di assistenza umanitaria e la fine del conflitto”, proseguono i membri del G7.
“Siamo inoltre profondamente preoccupati per la situazione in Libano. Ricordiamo la necessità di una cessazione delle ostilità quanto prima per creare spazio per una soluzione diplomatica lungo la Linea Blu, in linea con la Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Questa è l’unica via per allentare durevolmente le tensioni, stabilizzare il confine Israele-Libano, ripristinare completamente la sovranità, l’integrità territoriale e la stabilità del Libano e riportare i cittadini sfollati alle loro case con sicurezza e protezione da entrambe le parti. Esortiamo tutti gli attori a proteggere le popolazioni civili. Ci impegniamo a fornire assistenza umanitaria per rispondere ai bisogni urgenti dei civili in Libano. Esprimiamo inoltre le nostre più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime civili in Israele, Gaza e Libano”, affermano i leader.