Nessuna nuova prova e niente dubbi: Olindo Romano e Rosa Bazzi sono gli autori della strage di Erba.
La corte d’appello di Como, in 88 pagine di motivazioni, manda in frantumi il lungo elenco di elementi della richiesta di revisione “resa necessaria sia alla luce dell’ampiezza del materiale probatorio, sia in considerazione della pluralità delle istanze”, ma ritenuta “manifestamente inammissibile”. Nel provvedimento si sottolinea più volte l’assenza di “nuove prove” o come nell’elenco del pool difensivo tra gli elementi vengano menzionate interviste televisive “prive di qualsivoglia valore probatorio”.
Non c’è nessun “accanimento”, ma un impianto accusatorio “solido” verso chi, la sera dell’11 dicembre del 2006, ha ucciso – armato di spranga e coltelli – Raffaella Castagna (30 anni), il figlio Youssef Marzouk di soli due anni, la nonna materna del piccolo Paola Galli (57). E’ la mancina Rosa Bazzi ad affondare la lama nella gola del bambino. Le fiamme appiccate cancellano le tracce, ma quando gli aggressori si chiudono alle spalle la porta dell’appartamento di Raffaella si trovano di fronte, increduli, i vicini di casa: si salva per una malformazione alla carotide Mario Frigerio assalito da Olindo Romando, viene colpita sulle scale e poi uccisa nella loro mansarda la moglie Valeria Cherubini (55). Poi l’acqua per spegnere le fiamme cancella altre tracce.
Contro la coppia non ci sono solo le plurime confessioni, ma prove ed evidenze scientifiche come le “cause e la dinamica degli omicidi”. La tesi della via di fuga alternativa “è smentita dall’assenza di tracce di passaggio sull’abbaino e sul tetto di casa Frigerio e sul terrazzino, sul muro esterno e sulla grondaia di casa Castagna e dal dato tecnico d’incontrovertibile valenza probatoria del rinvenimento intorno e sulla maniglia interna del portoncino dello stabile del sangue di Valeria Cherubini (lo stesso trovato sul battitacco della Seat Arosa di Romano), che prova che gli autori del massacro uscirono da li, come, del resto, affermato da Romano e Bazzi nelle tanto contestate confessioni”.
“Complimenti alla Polizia Municipale per questo intervento che ha individuato la responsabile di un incidente con fuga anche grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza. Si tratta di un fenomeno molto grave che deve essere perseguito con la massima severità. Per questo ringrazio gli agenti per il loro impegno quotidiano su tutto il territorio cittadino”, dichiara l’assessore alla Sicurezza Andrea Giorgio.