Dal 18 novembre in Italia su Sky e in contemporanea con la HBO, la serie tv racconta l’antefatto alla saga degli Atreides e immagina come è nata la sorellanza delle Bene Gesserit in un racconto suggestivo e potente
Sappiamo fin troppo bene che non esiste una linea tra il mondo del cinema e quello della tv. L’uno compensa l’altro. Nell’era dello streaming a pagamento e legale questa accezione è diventata quasi incontrollata e lo dimostrano le tante serie e i tanti film che sono stati prodotti nel corso degli ultimi anni. Lo dimostra quello che è successo – e sta succedendo – con Dune. Quella che è stata la grande saga letteraria che ha cambiato il mondo del fantasy e che fu scritta da Frank Herbert, oggi rivive al cinema in un sontuoso adattamento che è stato diretto da Denis Villeneuve. Ma da questo film – di cui si sta già pensando a un terzo capitolo – è stata realizzata una serie tv per approfondire alcuni aspetti della narrazione. Con il titolo di Dune: Prophecy, lo show prodotto dalla HBO (la stessa rete che ha realizzato il Trono di Spade) è in arrivo in tv il 18 novembre e in contemporanea con l’Italia su Sky. Non un sequel al film ma bensì un prequel, che sposta la narrazione ben 10mila anni prima la nascita di Paul Atreides e la corsa a La Spezia, raccontando la genesi delle Bene Gesserit. Abbiamo visto gli episodi in anteprima e ora vi sveliamo perché la serie è da non perdere.
Dune: la serie tv che esplora un tempo lontanissimo
Prima di tutto, c’è da dire che la serie è liberamente ispirata al romanzo prequel di Dune – dal titolo Sisterhood of Dune – che nel 2012 fu pubblicato dagli eredi di Herbert. E la serie evento ne prende gli aspetti più particolari senza far perdere alla narrazione tutta la sua epicità. Dicevamo, al centro del racconto c’è la Sorellanza, un gruppo di donne dai poteri straordinari che dominano una società uscita pezzi da una lunga guerra tra umani e macchine. La Jihad Butleriano è stato uno degli eventi più traumatici per l’universo tratteggiato da Herbert. E quindi, dopo la fine della guerra e dopo che la tecnologia è stata bandita, la Sorellanza cerca di ricostruire il mondo. In questo contesto, spuntano le vicende di Valya Harkonnen e sua sorella Tula, che fanno parte della sorellanza, e di come hanno aiutato l’Imperium e come, appunto, hanno creato la sorellanza che conosciamo attraverso i film.
Esoterismo e religione
Non è facile riassumere l’incipit della storia, dato che, la serie si fonde con i temi e le atmosfere che sono state ampliamente raccontate nel film. Di sicuro, il progetto di Dune: Prophecy è di grande valore perché è come se costruisse un ponte tra il piccolo e il grande schermo, dando agio alla saga di espandersi e di alimentarsi attraverso se stessa. Il titolo, per l’appunto, lascia intuire che al centro di tutto ci sono le Bene Gesserit. Questo è un ordine religioso ed è uno dei poteri principali dell’universo di Dune, assieme all’Imperatore, le Grandi Case del Landsraad e la Gilda Spaziale. Il potere delle Sorelle, però, è decisamente più sottile. Loro sono prevalentemente un ordine religioso, ma nelle retrovie addestrano giovani donne per essere concubine, spose o consigliere dei potenti. Ma non solo: le Bene Gesserit, infatti, silenziosamente collezionano e incrociano i migliori geni in modo da ottenere il Kwisatz Haderach, l’essere supremo in grado di trascendere i confini del tempo e dello spazio. La storia fin qui è nota ma non conosciamo come la Sorellanza ha raggiunto un tale potere nell’Imperium. E la serie della HBO, partendo da questo, scrive una storia fatta di intrighi, colpi di scena e giochi di potere. È come se avessimo di fronte un House of the Dragon ambientato in un futuro a noi lontano.
Una serie da vedere ma…
Di sicuro chi ha amato il film di Dune troverà in “Prophecy” tutto quello di cui ha bisogno. La serie tv è potente, è forte, hai dei temi molto attuali (anche se non sembra), eppure è nata più come esercizio di stile che come qualcosa di utile all’interno dell’universo di Dune. Di fatti, a un racconto così evocativo manca un po’ di mordente e quella epicità che ha reso tale lo show. Ci sono delle buone premesse ma, di sicuro, per avere uno sguardo completo, c’è bisogno di vedere tutti gli episodi per capire se Dune: Prophecy possa essere la serie cult del momento.