Botta e risposta tra il tycoon e Nicolai Tangen dopo il “no” al compenso da 56 miliardi di dollari
Volano scintille tra Elon Musk e Nicolai Tangen, numero uno del fondo sovrano norvegese, il più grande del mondo e azionista di Tesla. Il pomo della discordia? Il colossale pacchetto retributivo da 56 miliardi di dollari previsto per il 2024, contro cui il fondo ha votato lo scorso giugno. Una decisione che non è andata giù a Musk, il quale ha attaccato Tangen in un acceso scambio di messaggi reso pubblico dallo stesso fondo per ragioni di trasparenza.
Ma il miliardario sudafricano non si è scontrato solo con la Norvegia. Anche il fondo pensione olandese ABP ha espresso il suo dissenso, tanto da vendere l’intera quota detenuta in Tesla, pari a 571 milioni di euro.
Tensioni di lunga data tra Musk e Tangen
Le frizioni tra Musk e Tangen non sono nuove. Lo scorso ottobre, il patron di Tesla ha rifiutato all’ultimo momento l’invito del finanziere norvegese a partecipare a una conferenza a Oslo e a una cena privata. Il motivo? Musk ha ironicamente addotto il “costo del viaggio”.
Il botta e risposta tra i due è stato tutt’altro che amichevole. “Quando ti chiedo un favore, cosa che faccio molto raramente, e tu rifiuti, allora non dovresti chiedermene un altro finché non avrai fatto qualcosa di superiore al nulla per rimediare”, ha scritto Musk in un messaggio al vetriolo. Tangen, dal canto suo, ha replicato con diplomazia: “Prendo atto e capisco perfettamente. Come grande azionista, facciamo il tifo per te. Buona fortuna per tutto”.
Il fondo norvegese e la trasparenza sulle decisioni
Il fondo sovrano norvegese, che gestisce un patrimonio di oltre 1,77 trilioni di dollari, deteneva alla fine di giugno lo 0,95% di Tesla, per un valore di circa 6 miliardi di dollari. La pubblicazione del carteggio con Musk rientra, secondo la portavoce Line Aaltvedt, in una politica di trasparenza sulle scelte strategiche.
“In questi messaggi si può vedere come parte del dialogo fosse legata al nostro voto su Tesla, in particolare sulla questione del pacchetto retributivo di Musk”, ha dichiarato Aaltvedt all’agenzia AFP.
Nel frattempo, lo scontro tra Musk e il mondo della finanza non accenna a placarsi: il voto degli azionisti sul futuro compenso del CEO di Tesla potrebbe diventare un caso simbolo delle tensioni tra i giganti della tecnologia e i grandi fondi d’investimento.
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