L’ex divo di Amazing Spiderman (e non solo) torna con Florence Pugh al cinema in un film rarefatto ma di grande impatto
Che viaggia tra presente e futuro per raccontare il significato della parola amore Non è facile trovare – al cinema, in tv o in streaming – un film che possa raccontare una storia d’amore semplice ma fuori dai soliti cliché. Ormai sul genere è stato detto e fatto di tutto, ma quando si gioca con gli stessi meccanismi del romance movie e si arricchisce la narrazione con due personaggi di spessore, c’è la possibilità di andare ben oltre un “semplice” film d’amore e di esplorare il sentimento in tutte le sue sfumature più particolari. Così si potrebbe descrivere We live in time, lungometraggio di John Crowley con Andrew Garfield e Florence Pugh, che è arrivato nei cinema il 6 febbraio del 2025. Un film che, al netto delle aspettative, non innova il genere ma permette una riflessione (intensa e per nulla banale) sullo stato delle coppie di oggi, divise tra lavoro e responsabilità, e che funziona proprio perché regala uno sguardo disamorato sull’amore e sulle sue insidie. Merita di essere visto al cinema? Sì, e ora vi spieghiamo il perché.
We live in time, di cosa parla il film
La vicenda su muove su diversi piani temporali. Non c’è un unico filo conduttore. Tra passato, presente e futuro, We live in time racconta la vita di Tobias, interpretato da Andrew Garflied, che presta il volto a un ragazzo di buone speranze che sogna ancora di trovare il vero amore. Con un matrimonio fallito alle spalle, si muove in una Londra cosmopolita e affollata con disinvoltura fino a quando non incontra Almut (Florence Pugh). Lei è una chef molto competitiva e dai mille talenti ma, una volta che ha conosciuto Tobias, la sua vita riceve un vero e proprio scossone. I due finiscono per stare insieme ma una malattia di Almut crea diversi problemi alla coppia. Una volta, la chef riesce a sconfiggere il cancro. Entrambi voltano pagina, mettono al mondo una bambina ma il tumore riappare e questa volta è più aggressivo. Uniti da un amore incredibile e che supera qualsivoglia immaginazione, Tobia e Almut cercano di vivere la loro esistenza godendo degli ultimi istanti rimasti.

Una storia d’amore che non scade nel becero sentimentalismo
Abbiamo parlato di cliché e, neanche a dirlo, We live in time è un film che gioca con tutti i meccanismi del genere, ma, al tempo stesso, sposta il perno dell’attenzione non solo sulla fase dell’innamoramento e su tutte le conseguenze. Cerca di andare ben oltre, pennellando una storia moderna e contestualizzata, senza soffermarsi solo sul romanticismo. È una storia che parla di un amore puro, purissimo, intenso e profondo; di due anime che si sono trovate per puro caso e che, insieme, hanno costruito i tasselli della loro vita insieme.
E, come nella vita vera, anche Tobias e Almut hanno dovuto affrontare tanti e diversi problemi. Nonostante la sua drammaticità, la narrazione non finisce mai per essere troppo complessa o troppo sentimentale, tanto da bilanciare le anime del film senza che i due universi collidano. Ne esce fuori un film rarefatto ma coinvolgente, romantico ma non sdolcinato, drammatico ma carico di speranza.
Di impatto ma…
Dicevamo, We live in time è un film che parla di amore ma anche di seconde possibilità e lo racconta con i toni giusti e il ritmo giusto. Però, non buca lo schermo, non entra (per davvero) nel cuore del pubblico che vive la storia di Tobias e Almut senza che i sentimenti riescano a coinvolgere fino in fondo. Gli attori sono stato in grazia ma ciò che non convince è proprio l’impianto narrativo che, viaggiando tra passato e futuro, impedisce di entrare in empatia con la storia. Resta comunque un buon film che insegna il vero significato della parola amore.