“Diamanti” di Ferzan Ozpetek è un film corale, che si svolge in un’atmosfera ricca di colore e passione, ambientato in una sartoria di lusso, a Roma, negli anni ’70. La storia ruota attorno a un gruppo di donne, tutte legate da un importante commessa, occuparsi dei costumi, per un film storico. Tra loro, ci sono attrici di fama, che Ozpetek ha voluto riunire, in un tributo al cinema e al teatro, di quel periodo.
Il cast è stellare, con attrici come Luisa Ranieri, Jasmine Trinca, Nicole Grimaudo, Paola Minaccioni, Elena Sofia Ricci, Lunetta Savino, Aurora Giovinazzo, Milena Vukotic, Carla Signoris, Anna Ferzetti e Loredana Cannata. Ogni personaggio porta con sé una storia unica, contribuendo a creare un tessuto narrativo ricco e affascinante.
Il film esplora temi di collaborazione, rivalità e crescita personale. Ozpetek, con la sua abituale sensibilità, riesce a creare un’opera che non solo intrattiene, ma riflette anche sulla natura del lavoro creativo e sulle dinamiche interpersonali.
Ozpetek dimostra ancora una volta la sua abilità nel creare atmosfere coinvolgenti e dettagliate. La regia è elegante e attenta ai particolari, con una fotografia che cattura la bellezza e la vivacità degli anni ’70. La colonna sonora è un altro punto di forza, arricchendo ulteriormente l’esperienza visiva.
“Diamanti” è un film che celebra la “coralità” , il potere della collaborazione e la bellezza del buon cinema. Ozpetek riesce a creare un’opera che non solo intrattiene, ma lascia anche un segno profondo. Tanto da fare di Diamanti un must per gli appassionati del cinema italiano e una ulteriore testimonianza del talento di Ferzan Ozpetek. Il cinema italiano di recente ha rilevato una crescente tendenza verso la coralità nei film, con opere che mettono in scena gruppi di personaggi, spesso legati professionalmente, da altre pregresse esperienze anche cinematografiche. Questo movimento è evidente in film come “Diamanti” di Ferzan Ozpetek e che si ripeterà quasi certamente nel nuovo film in uscita, “Follemente”, di Paolo Genovese.
“Diamanti” in particolare è un esempio perfetto di questa tendenza, creando un tessuto narrativo corale ricco e affascinante. Ozpetek riesce a esplorare temi di collaborazione, rivalità e crescita personale, offrendo allo spettatore un’opera che celebra la bellezza del lavoro creativo e le dinamiche interpersonali.
Ciò riflette una volontà di esplorare le complessità delle relazioni umane e di rappresentare la diversità delle esperienze di vita. Questo approccio permette di creare storie più coinvolgenti, che risuonano con il pubblico in modi profondi e significativi. Inoltre, la coralità offre l’opportunità di mettere in scena un cast nutrito di attori di consolidata fama , creando una produzione cinematografica vincente.
La tendenza alla coralità nei film rappresenta una prospettiva promettente per il futuro del cinema italiano, che dà forza. Partendo da “Diamanti” di Ozpetek, fino ad arrivare al prossimo film, in uscita, “Follemente” di Genovese, i registi italiani continuano a preferire il gruppo alla coppia di attori, a celebrare la varietà delle relazioni sentimentali, consentendo di cogliere più sfumature nella medesima storia, e da più angolazioni, e quindi, di avere più sguardi sul mondo.

