Israele Contro la Vittoria di “No Other Land”: “È Sabotaggio”

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La vittoria del documentario No Other Land agli Oscar 2025 come Miglior Documentario ha scatenato una dura reazione da parte del governo israeliano. Il ministro della Cultura, Miki Zohar, ha definito il trionfo del film “un sabotaggio” e “un momento triste per il mondo del cinema”. Il documentario, diretto da un collettivo israelo-palestinese, documenta le demolizioni effettuate dall’esercito israeliano nel villaggio palestinese di Masafer Yatta, nella Cisgiordania occupata.
In un messaggio pubblicato sul suo account X, Zohar ha accusato i registi di aver amplificato narrazioni che distorcono l’immagine di Israele a livello internazionale. “La libertà di espressione è un valore importante, ma trasformare la calunnia di Israele in uno strumento di promozione internazionale non è creatività: è sabotaggio dello Stato di Israele,” ha dichiarato il ministro. Zohar ha inoltre sottolineato che la vittoria del documentario arriva in un momento particolarmente delicato, dopo il massacro del 7 ottobre e la guerra in corso, rendendo il riconoscimento “doppiamente doloroso”.
Il documentario No Other Land racconta la lotta della comunità palestinese di Masafer Yatta contro le demolizioni e gli sgomberi forzati da parte delle autorità israeliane. La regione, situata nelle colline a sud di Hebron, è stata dichiarata zona di tiro militare nel 1981, e la Corte Suprema israeliana ha autorizzato le demolizioni nel 2022. Da allora, i residenti hanno subito un’escalation di violenze, con demolizioni di case, scuole e infrastrutture essenziali.
I registi del documentario, tra cui Basel Adra e Yuval Abraham, hanno descritto il film come un atto di resistenza creativa e un appello alla giustizia. Durante il discorso di accettazione agli Oscar, hanno dichiarato: “Questo premio è per tutte le comunità che lottano per la loro sopravvivenza. Insieme possiamo avere una voce più forte.” Il film è stato elogiato per la sua capacità di mettere in luce le difficoltà quotidiane.
La polemica attorno a No Other Land riflette le tensioni profonde e irrisolte del conflitto israelo-palestinese. Mentre il documentario continua a raccogliere consensi a livello internazionale, la reazione del governo israeliano evidenzia le sfide nel bilanciare libertà di espressione e sensibilità geopolitiche. La vittoria agli Oscar rappresenta un momento di visibilità globale per le storie di resistenza, ma anche un punto di frizione nelle relazioni internazionali.