Biancaneve: La mossa a sorpresa della Disney per evitare proteste Anti-Woke

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Con l’uscita del remake in live-action di Biancaneve prevista per la fine del mese, la Disney ha deciso di adottare una strategia inaspettata per evitare le crescenti proteste anti-woke che hanno accompagnato il progetto sin dal suo annuncio. La casa di produzione ha infatti scelto di ridimensionare le premiere tradizionali, optando per eventi più discreti e controllati, una mossa che riflette le tensioni culturali e politiche che circondano il film.
Il remake, diretto da Marc Webb e con Rachel Zegler nel ruolo di Biancaneve e Gal Gadot in quello della Regina Cattiva, ha suscitato critiche per le sue scelte di casting e per l’approccio moderno alla storia. La decisione di sostituire i Sette Nani con “creature magiche” generate in CGI, in risposta alle critiche di stereotipizzazione, ha diviso il pubblico. Inoltre, i commenti di Zegler sul film originale del 1937, definito “datato”, hanno alimentato ulteriori polemiche.
Per evitare manifestazioni e boicottaggi, la Disney ha cancellato la premiere nel Regno Unito e ha ridotto il numero di eventi promozionali, concentrandosi su un lancio più sobrio negli Stati Uniti. Secondo fonti interne, la decisione è stata presa per minimizzare il rischio di proteste durante le proiezioni pubbliche, in particolare da parte di gruppi contrari alle reinterpretazioni moderne dei classici.
La scelta della Disney riflette un panorama culturale sempre più polarizzato, in cui le produzioni cinematografiche diventano terreno di scontro ideologico. Mentre alcuni applaudono l’impegno della casa di produzione per l’inclusività e la modernizzazione, altri criticano queste scelte come un allontanamento dai valori originali delle storie.
Con Biancaneve , la Disney si trova a camminare su un filo sottile, cercando di bilanciare innovazione e tradizione in un contesto di crescenti tensioni culturali. La strategia adottata per il lancio del film dimostra quanto sia complesso navigare le acque del dibattito pubblico, ma resta da vedere se questa mossa riuscirà a placare le polemiche o se, al contrario, alimenterà ulteriori discussioni.