In un vertice straordinario della Lega Araba tenutosi al Cairo, i leader arabi hanno approvato un ambizioso piano per la ricostruzione della Striscia di Gaza
Che prevede l’esclusione di Hamas dalle posizioni di comando e il ritorno dell’Autorità Nazionale Palestinese (Anp). Il piano, sostenuto dall’Egitto e appoggiato dall’Onu e dall’Ue, prevede un investimento di 53 miliardi di dollari in cinque anni per ricostruire Gaza e garantire la permanenza dei palestinesi sul loro territorio.
Il piano arabo si articola in due fasi principali. La prima fase, della durata di sei mesi, si concentrerà sulla rimozione delle macerie, la bonifica degli ordigni inesplosi e la fornitura di alloggi temporanei. La seconda fase, che si estenderà per i successivi quattro anni e mezzo, prevede la ricostruzione delle infrastrutture e lo sviluppo economico a lungo termine, con un budget di 20 miliardi di dollari fino al 2027 e ulteriori 30 miliardi fino al 2030.
Uno degli elementi chiave del piano è l’esclusione di Hamas, che governa Gaza dal 2007. Il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi ha sottolineato che la gestione della Striscia sarà affidata a un comitato amministrativo composto da esperti palestinesi indipendenti e tecnocrati, incaricato di gestire Gaza per sei mesi in vista del ritorno dell’Anp. Questo comitato avrà il compito di supervisionare gli aiuti umanitari e la gestione degli affari della Striscia, preparando il terreno per il pieno ritorno dell’Anp.
Il piano arabo rappresenta una risposta alla proposta del presidente americano Donald Trump di trasformare Gaza in una “Riviera del Medio Oriente”, un lungomare di lusso senza due milioni di palestinesi. La proposta di Trump, che prevedeva il trasferimento dei palestinesi in Egitto o Giordania, è stata ampiamente condannata dai leader arabi, che hanno invece optato per un piano di ricostruzione che garantisca la permanenza dei palestinesi sul loro territorio.
Il piano arabo per Gaza segna un passo significativo verso la ricostruzione della Striscia e la stabilizzazione della regione. Con l’esclusione di Hamas e il ritorno dell’Anp, i leader arabi sperano di creare un futuro più stabile e prospero per i palestinesi, contrastando le proposte controverse di Trump e garantendo la sicurezza e la dignità del popolo palestinese.