Negativi i future sull’Europa e sui listini Usa in assenza di dati macro dal vecchio Continente



I mercati europei e quelli statunitensi stanno affrontando una fase di incertezze e volatilità. In assenza di rilevanti dati macroeconomici provenienti dall’Europa, i future sui principali indici europei sono in negativo, alimentando una certa cautela tra gli investitori.

La mancanza di nuovi impulsi dalla zona euro lascia infatti i mercati appesi a fattori esterni, con gli occhi rivolti oltreoceano, dove l’attesa per una serie di dati economici chiave si fa sempre più forte.

I listini europei sembrano perdere slancio a causa di una sostanziale carenza di dati economici significativi. L’assenza di report macro rilevanti dal vecchio continente lascia i mercati vulnerabili a movimenti esterni, come le incertezze politiche o gli sviluppi economici provenienti da altri angoli del mondo. Questo scenario di attesa sta portando gli investitori a rifugiarsi in un approccio più conservativo, con conseguente pressione al ribasso sui future su indici come il DAX tedesco e il CAC 40 francese.

Inoltre, la situazione in Europa è complicata da fattori interni come le politiche monetarie delle banche centrali, l’inflazione ancora alta in alcune nazioni e le preoccupazioni relative alla crescita economica. Sebbene la zona euro stia cercando di recuperare terreno, i mercati europei sembrano trovarsi in una fase di stallo, con pochi stimoli da parte della macroeconomia.

Oltreoceano, invece, l’attenzione si concentra su una serie di dati economici cruciali che potrebbero dare nuove indicazioni sulla salute dell’economia statunitense e influenzare l’andamento dei mercati.

In particolare, il focus è sulle richieste settimanali di mutui, che offriranno un’idea della salute del mercato immobiliare e della disponibilità di credito, essenziale per alimentare la domanda di case e investimenti nel settore residenziale. I numeri potrebbero influenzare la percezione degli investitori riguardo alla tenuta del settore immobiliare, un pilastro importante dell’economia americana.

In aggiunta, la variazione dell’occupazione non agricola, che verrà rilasciata nei prossimi giorni, rappresenta un altro dato cruciale per capire l’andamento del mercato del lavoro. Un aumento o una diminuzione significativa dell’occupazione potrebbe fornire segnali sulla forza della ripresa economica negli Stati Uniti e influenzare le decisioni future della Federal Reserve.

Infine, l’attenzione è rivolta anche agli ordini di fabbrica e ai beni durevoli, che offrono un’indicazione sulla direzione della domanda industriale. Se gli ordini registrano una crescita robusta, ciò potrebbe suggerire che le imprese americane continuano a investire nel miglioramento delle loro capacità produttive, un segnale positivo per l’economia.

L’ assenza di dati economici significativi dall’Europa sta mettendo sotto pressione i mercati europei, con i future che registrano un andamento negativo. L’incertezza che pervade i mercati europei è contrapposta a un’attesa crescente per i dati provenienti dagli Stati Uniti, che potrebbero offrire nuovi spunti per gli investitori. Se i dati economici statunitensi, in particolare quelli sul mercato del lavoro e sul settore industriale, risulteranno positivi, potrebbero sostenere i listini Usa e influenzare indirettamente anche i mercati europei. Tuttavia, la volatilità è destinata a persistere, in attesa di segnali concreti dai dati macro.