Un gruppo di ricercatori della University of Innsbruck e dell’Austrian Academy of Sciences ha recentemente raggiunto una pietra miliare nel campo della fisica quantistica. Grazie a un esperimento innovativo, sono riusciti a creare uno stato caldo del celebre gatto di Schrödinger, un esperimento mentale che da decenni affascina e confonde scienziati e appassionati di fisica.
Per comprendere l’importanza di questa scoperta, è utile ripercorrere brevemente il paradosso del gatto di Schrödinger. Immaginate un gatto dentro una scatola chiusa con un meccanismo che, a causa di un decadimento radioattivo, potrebbe o meno ucciderlo. Secondo la meccanica quantistica, finché non apriamo la scatola, il gatto è in uno stato sovrapposto, ovvero simultaneamente vivo e morto. Questo scenario, puramente teorico, esemplifica uno degli aspetti più controintuitivi della fisica quantistica, dove le particelle possono trovarsi in più stati contemporaneamente.
Fino ad oggi, esperimenti su sistemi quantistici come quello del gatto di Schrödinger erano realizzabili solo a temperature prossime allo zero assoluto, dove il comportamento quantistico è più facilmente osservabile. Questo rendeva le osservazioni difficili da replicare e limitava le applicazioni pratiche. L’incredibile successo del gruppo austriaco, tuttavia, consiste nel fatto che sono riusciti a osservare questi fenomeni anche a temperature ben più alte di quelle tradizionalmente richieste, grazie a un innovativo materiale: il risonatore a microonde superconduttore.
Questo risultato apre la strada a nuove possibilità nella ricerca quantistica, poiché non solo permette di osservare il comportamento di particelle in stati sovrapposti in condizioni meno estreme, ma offre anche potenzialità per lo sviluppo di tecnologie quantistiche più pratiche e facilmente applicabili, come i computer quantistici.
Lo studio, recentemente pubblicato su Science Advances, segna una svolta significativa nella nostra capacità di manipolare e osservare il mondo quantistico. Il lavoro di questi ricercatori mostra che la meccanica quantistica, una volta considerata un dominio riservato alle temperature estreme, può ora essere studiata in condizioni più simili a quelle quotidiane, aprendo nuove frontiere per l’innovazione tecnologica e per la nostra comprensione dell’universo.

