Dall’11 aprile e dopo un lungo periodo di assenza dagli schermi, in tv fa il suo ritorno Normal People. La serie che ha lanciato nel firmamento delle star il bel e bravo Paul Mescal è un racconto intra-generazionale che fotografa i sogni e le aspirazioni dei giovani di oggi. E’ in streaming (gratis) su RaiPlay.
Ci sono tante serie tv che, causa forza maggiore, non riescono ad emergere nel panorama mediale che abbiamo di fronte. Alcune di queste, poi, passano sui nostri schermi così in sordina che quasi non ci si rende conto di cosa c’è di bello al di fuori delle normali logiche di mercato. Lo dimostra l’immensità e la profondità di Normal People. La serie britannica che è arrivata in tv nell’aprile del 2020 (quando il mondo era chiuso in un tremendo lockdown) non ha mai trovato un forte appiglio nel nostro Paese, anche se avrebbe tutte le carte in regola per farlo. Arriva solo nel settembre del 2020, in streaming e su canale a pagamento di StarzPlay che oggi non è più attivo in Italia. Poi scompare, fino ad oggi, quando tutti gli episodi della serie con Paul Mescal arrivano – dall’11 aprile – su RaiPlay e in modalità gratuita. Utile per chi non ha mai potuto apprezzare la serie nella sua interezza e utile per chi vorrebbe immergersi, di nuovo, in un racconto toccante e sincero sui giovani d’oggi. Di fatti, Normal People anche se si mostra al pubblico come un prodotto elitario che profuma di cinema d’autore, non nasconde la sua convenzionalità e non nasconde quella voglia di pennellare un racconto genuino che affonda le mani nel mondo dei millennials, evidenziando i loro sogni e desideri. 12 episodi da mezz’ora ciascuno per una serie che – per davvero – è da non perdere.
Normal People, di cosa parla la serie tv
Dicevamo, la serie tv camuffa una romantica storia d’amore tra due giovani ragazzi ma, in fondo, è qualcosa di molto di più e mostra al pubblico con dovizia le sue caratteristiche più particolari. Racconta dell’incontro tra Connel e Marianne, ambientando il plot nell’Irlanda contemporanea, che fa da sfondo alle vicende. In una scuola di una cittadina dell’Irlanda Occidentale, Connell (Paul Mescal) è un giocatore di football molto popolare, bello e atletico mentre Marianne (Daisy Edgar-Jones) è una ragazza solitaria che cerca di evitare i suoi compagni di classe e spesso sfida l’autorità dei suoi professori. Tra i due scatta la scintilla quando un giorno Connell va a prendere sua madre Lorraine che lavora in casa di Marianne. I due ragazzi instaurano un rapporto al contempo particolare e duraturo che sono intenzionati a nascondere agli altri. La serie esplora l’evoluzione di questa storia d’amore così particolare e intensa dal momento in cui i due giovani protagonisti vivono l’inizio della loro relazione fino a quando si trasferiscono al college a Dublino, lontano dagli occhi e dal clima della loro città natale.

Da un romanzo che ha conquistato più di un milione di lettori
Strutturata in 12 episodi da circa 20-30 minuti, la fortunata serie drammatica della BBC è un viaggio nel mondo dei Millenial, un coming of age dall’adolescenza all’età adulta di due ragazzi irlandesi, alle prese con i tormenti, gli affanni e gli slanci della loro età. È un prodotto originale ma è liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Sally Rooney. Disponibile anche qui in Italia per Enaudi, l’autrice inglese proprio con Normal People ha “sbarcato” li lunario, imponendosi come una tra le scrittrici più talentuose del nostro tempo. Il romanzo ha avuto buone critiche ma anche ottime vendite dato che, nella sola Inghilterra, ha conquistato un milione di lettori. Designata come autrice indipendente e dalla “penna” audace e molto riflessiva, va premiato il fatto di aver saputo raccontare il mondo dei giovani senza nessun pelo sulla lingua e con toni da dramma di formazione. Non c’è solo Normal People di Sally Rooney ma, di recente, è stato pubblicato anche Intramezzo.
Da qui, Paul Mescal è diventato un divo
Questa è stata la serie delle prime volte e lo è stata, in maniera particolare, per Paul Mescal. La giovane promessa del cinema, grazie al successo di Normal People, si è imposto nel mondo del cinema. Prima con Estranei, film sulle caducità della vita e sulla difficoltà di metabolizzare un lutto, e poi con il Gladiatore 2 che è riuscito a far brillare il film nonostante l’assenza di Russell Crowe.