Cremlino: “Scaduta la tregua su attacchi agli impianti energetici” Peskov: “Negoziati con gli USA per un cessate il fuoco complicati”

La fragile tregua sugli attacchi alle infrastrutture energetiche è ufficialmente scaduta. Lo ha dichiarato oggi il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, annunciando che

“Mosca non si considera più vincolata da alcun impegno in tal senso”, aprendo di fatto a una possibile intensificazione degli attacchi contro centrali elettriche, impianti di raffinazione e hub logistici in territorio ucraino.

“Quella tregua era temporanea e subordinata a progressi nei negoziati,” ha spiegato Peskov. “Ma oggi dobbiamo constatare che i colloqui con Washington per un cessate il fuoco restano estremamente complicati e senza risultati concreti.”

Secondo il Cremlino, la posizione degli Stati Uniti sarebbe ancora “sbilanciata a favore di Kiev”, impedendo un reale avanzamento diplomatico. Da settimane infatti Mosca accusa Washington di rifornire l’Ucraina con nuovi sistemi d’arma e di ostacolare ogni possibile compromesso.

Il ritorno delle ostilità contro il sistema energetico ucraino rischia di avere ripercussioni pesanti per la popolazione civile, già messa a dura prova da mesi di bombardamenti e da una rete elettrica fragile. Fonti ucraine parlano già di rafforzamento delle difese antiaeree attorno a Dnipro, Odessa e Kharkiv.

La comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione. Il Segretario Generale dell’ONU, António Guterres, ha invitato Mosca a “non colpire strutture civili essenziali” e a rientrare nel quadro dei negoziati multilaterali.

Nel frattempo, a Washington, il presidente Trump ha confermato che “i contatti con Mosca proseguono”, ma ha riconosciuto che il clima è “molto difficile”. “Non smetteremo di cercare una soluzione diplomatica – ha detto – ma gli attacchi a infrastrutture civili sono inaccettabili”.

La revoca della tregua rappresenta un ulteriore passo indietro nella de-escalation auspicata da più parti. Con l’arrivo dell’estate, la guerra rischia di entrare in una nuova fase: più tecnologica, più strategica, ma anche più distruttiva.