Zelensky denuncia: “Mosca non abbandona i tentativi di avanzare”



Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato un nuovo e duro atto d’accusa contro Mosca, denunciando un’intensificazione degli attacchi russi sul territorio ucraino, nonostante le dichiarazioni di una presunta tregua.

“Mosca non abbandona i tentativi di avanzare,” ha affermato il capo di Stato in un comunicato rilasciato nelle prime ore del mattino.

Secondo Zelensky, l’esercito russo ha sferrato attacchi in più direzioni durante la notte, colpendo aree strategiche nel Donbass, nella regione di Kharkiv e nel sud del Paese.

“Fino al mattino bombardamenti e attacchi russi sono proseguiti in varie direzioni,” ha sottolineato il presidente, evidenziando l’ipocrisia della presunta pausa nei combattimenti annunciata dal Cremlino.

Nonostante le parole di Mosca che parlavano di una possibile de-escalation, sul terreno la situazione appare opposta.

Le autorità militari ucraine hanno confermato che nelle ultime 24 ore si sono registrati oltre 60 attacchi con droni e artiglieria pesante.

I villaggi lungo la linea del fronte sono stati presi di mira, provocando danni a infrastrutture civili e feriti tra la popolazione.

Il presidente ucraino ha fatto appello alla comunità internazionale affinché non resti in silenzio. “Ogni giorno di silenzio diplomatico è un giorno in più in cui il popolo ucraino paga con il sangue,” ha dichiarato Zelensky, invocando sanzioni più dure contro la Russia e un sostegno militare immediato.

Dal canto suo, il Cremlino ha minimizzato le accuse, parlando di “azioni difensive” contro provocazioni ucraine.

Tuttavia, numerosi osservatori internazionali segnalano un aumento delle attività offensive russe, in particolare nell’oblast di Zaporizhzhia e nelle zone contese del Donetsk.