Nuove informazioni emergono riguardo alla strage di Mestre, con un focus particolare sullo stato di salute dell’autista del bus coinvolto nell’incidente.
L’esame medico condotto finora ha rivelato che non esistevano problemi cardiaci, gettando luce su un tragico evento che ha scioccato l’opinione pubblica.
Il “Corriere del Veneto” ha riportato che il recente esame non ha rilevato alcun segno di problemi cardiaci nel conducente del bus. Tuttavia, questi risultati sono solo parziali, poiché gli esami continuano con ulteriori verifiche mediche, tra cui uno di notevole importanza previsto per la prossima settimana, che sarà cruciale per la relazione finale.
Nel frattempo, l’inchiesta sulla strage si sta intensificando, con i primi tre indagati che sono stati ufficialmente registrati presso la Procura. Secondo quanto riferito dall’Ansa, tra gli indagati figurano il direttore generale della società proprietaria del pullman e due funzionari del Comune di Venezia, in particolare del settore strade. I pubblici ministeri hanno anche affidato le prime perizie sulla sicurezza delle barriere del cavalcavia a un esperto di spicco: l’ispettore del MIt (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) Placido Migliorino, noto anche per il suo coinvolgimento nelle indagini sul crollo del Ponte Morandi a Genova. Questo sviluppo potrebbe gettare luce su eventuali fattori strutturali o di manutenzione che potrebbero aver contribuito all’incidente.
Le indagini in corso stanno cercando di fare luce su questa terribile tragedia e di determinare eventuali responsabilità. Nel frattempo, la notizia che l’autista del bus non aveva problemi cardiaci aggiunge un nuovo livello di complessità all’indagine, spingendo gli investigatori a cercare ulteriori spiegazioni sull’accaduto.