Mafia: arrestato il latitante Giuseppe Auteri, gli investigatori alla ricerca di fiancheggiatori.

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Prima notte di carcere per Giuseppe Auteri, 49 anni, il boss mafioso arrestato ieri pomeriggio dai Carabinieri in un condominio di via Recupero, nei pressi della stazione centrale.

Gli inquirenti stanno analizzando i documenti ritrovati nel covo, che è stato perquisito fino a tarda notte, ma anche i contatti trovati nel telefono cellulare dell’uomo. Da lì gli investigatori potrebbero risalire alla rete di fiancheggiatori del boss, ritenuto “in piena attività” nonostante la latitanza, iniziata due anni fa.

E’ giunto nello scalo internazionale di Fiumicino, scortato da personale dell’Interpol, un latitante inserito dal 2021 nella lista dei ‘100 latitanti pericolosi’ e destinatario dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Roma al termine delle indagini all’epoca condotte dal Gico e dalla Squadra Mobile di Roma. E’ la conclusione del complesso iter estradizionale promosso dall’Italia nei confronti della Repubblica Dominicana.

Giunto sul territorio nazionale, il narcotrafficante dominicano è stato preso in consegna da militari della Guardia di Finanza e dal personale della Polizia di Frontiera aerea di Fiumicino. L’attività rappresenta l’epilogo delle indagini svolte dal Nucleo di Polizia Economica Finanziaria e dalla questura di Roma, che avevano portato all’individuazione di un’organizzazione narcotrafficante con base a Roma e ramificazioni all’estero che, forte anche delle cointeressenze con realtà criminali di matrice ‘ndranghetista, era dedita all’importazione di ingenti partite di cocaina dal menzionato Paese caraibico. Per come emerso alle indagini, gli indagati si avvalevano di canali di uscita sicuri presso il porto di Cagliari e l’aeroporto di Milano Malpensa, dove lo stupefacente giungeva occultato all’interno di container commerciali o imbarcato in aeromobili provenienti dall’aeroporto dominicano La Romana.

In quel contesto, il principale fornitore del gruppo criminale veniva individuato in un alto Ufficiale della Policia National dominicana il quale, avvalendosi di ulteriori complici di stanza all’interno del menzionato scalo aeroportuale e in altre strutture portuali locali, riusciva a reperire grosse partite di cocaina, delle quali organizzava il carico e la spedizione, eludendo i controlli di polizia. 

L’uomo manteneva, inoltre, stretti contatti con i complici a Roma, attraverso propri connazionali stabiliti in Veneto, che assicuravano un costante raccordo informativo, facilitando la pianificazione e il successivo perfezionamento dei traffici illeciti monitorati. Nel corso delle indagini sono stati complessivamente sottoposti a sequestro oltre 500 kg di cocaina. Nell’ottobre 2017, sulla scorta del grave quadro probatorio ricostruito, il Tribunale di Roma ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti degli appartenenti all’organizzazione. L’ufficiale di polizia dominicano è riuscito a sottrarsi alla cattura, che veniva invece eseguita nei confronti di 19 indagati, successivamente condannati in primo grado sino a 20 anni di reclusione.

Le attività di ricerca, mai interrotte, hanno consentito, nell’aprile 2023, di arrestare l’uomo grazie alla proficua collaborazione tra la Dda, Interpol e la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, finalizzata a fornire alle Autorità del Paese caraibico un adeguato supporto documentale e informativo.

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