Gli smartphone, protagonisti indiscussi della rivoluzione digitale degli ultimi due decenni, potrebbero presto lasciare il posto a una tecnologia ancora più avanzata. Secondo Elon Musk, la loro fine è più vicina di quanto molti pensino.
L’imprenditore visionario ritiene infatti che la nuova frontiera dell’interazione digitale sarà rappresentata dalle interfacce cervello-computer (BCI, Brain-Computer Interfaces), e in particolare da Neuralink, la sua startup dedicata proprio a questo ambito.
Immagina di poter inviare un messaggio, navigare online, accendere la TV o rispondere a una chiamata solo pensandolo, senza dover sfiorare uno schermo o premere un tasto. Quello che oggi sembra fantascienza potrebbe diventare la normalità nel giro di pochi anni. Neuralink sta sviluppando un dispositivo impiantabile che consente al cervello umano di comunicare direttamente con i computer. Se il progetto dovesse raggiungere la piena maturità, potrebbe sostituire buona parte delle funzionalità oggi svolte dallo smartphone.
Il dispositivo di Neuralink è un impianto neurale che si connette ai neuroni del cervello attraverso minuscoli fili flessibili. Questi fili registrano l’attività cerebrale e la traducono in comandi interpretabili da un computer. Il potenziale è enorme: oltre a sostituire l’interazione con lo smartphone, questa tecnologia potrebbe aiutare persone con disabilità, curare malattie neurologiche e aprire la strada a una nuova era dell’intelligenza umana aumentata.
Musk ha dichiarato che i primi impianti su pazienti umani sono già in fase di sperimentazione, e i primi risultati sembrano promettenti. Tuttavia, ci sono ancora molte sfide da affrontare, sia tecniche che etiche. La sicurezza, la privacy dei dati cerebrali e l’accessibilità di questa tecnologia sono questioni fondamentali.
Ma se la visione di Musk si realizzerà, potremmo trovarci davanti a un cambiamento radicale nel nostro rapporto con la tecnologia: un mondo in cui non sarà più necessario portare un dispositivo in tasca, perché il nostro stesso cervello sarà la chiave per accedere a tutto ciò che oggi facciamo con uno smartphone.
In questo scenario, gli smartphone come li conosciamo oggi potrebbero davvero diventare un ricordo del passato.