Dopo aver vinto gli ultimi mondiali di calcio a 5 per persone con problemi di salute mentale, la nazionale del commissario tecnico Enrico Zanchini vuole fare il bis e si prepara al prossimo impegno internazionale affrontando una selezione di detenuti a Rebibbia. Oltre ad avere un grande impatto sociale, l’iniziativa è anche un modo per testare la forma degli azzurri, che non giocano da mesi ormai, considerato che la rappresentativa di Rebibbia è notoriamentemolto forte e atleticamente preparata.
Gli azzurri
La nazionale è un squadra composta da ragazzi che sono in cura o trattamento presso i servizi territoriali di salute mentale e che magari già giocavano a calcio da prima. I ragazzi sono selezionati su tutto il territorio nazionale in collaborazione con le Asl, centri diurni, comunità terapeutiche e più in generale con tutti i servizi connessi alla salute mentale in Italia.
Il #CrazyChallenge
Si è appena concluso invece il primo #CrazyChallenge, un triangolare lanciato dalla nazionale, fatto sempre in vista dei mondiali, che ha visto la partecipazione di due aziende impegnate socialmente: la Medtronic e la Fabrick, che poi ha vinto il triangolare, battendo per 3 a 1 i ragazzi di Zanchini, che hanno regolato per 4 a 1 l’altra selezione. L’evento ha avuto luogo nella splendida cornice del Pala Olive, a Roma, ed è stato organizzato dall’associazione Ecos, che in cambio di una donazione ha fatto partecipare le due selezioni.