Papa Francesco: Superare Preconcetti e Presunzione per un’Autentica Fede e Ascolto di Dio”

“Il Pontefice invita i fedeli ad aprire mente e cuore, abbandonando le proprie convinzioni per accogliere con coraggio la volontà del Signore”

A volte può capitare che, anziché aprirci sinceramente all’ascolto di ciò che il Signore desidera comunicarci, cerchiamo soltanto una conferma alle nostre idee, alle nostre convinzioni e ai nostri giudizi, sia da Lui che dagli altri. Tuttavia, questo atteggiamento non ci aiuta a incontrare realmente Dio, né a ricevere il dono della Sua luce e della Sua grazia, che ci permetterebbero di crescere nel bene, compiere la Sua volontà e superare le nostre chiusure e difficoltà. Una fede e una preghiera autentiche aprono la mente e il cuore, anziché chiuderli.

Papa Francesco ha pronunciato queste parole prima dell’Angelus, affacciandosi alla finestra del Palazzo Apostolico Vaticano davanti ai fedeli e ai pellegrini riuniti in Piazza San Pietro.

Il Papa ha poi invitato tutti a riflettere: “Nella mia vita di fede, sono capace di fare veramente silenzio dentro di me e mettermi in ascolto di Dio? Sono disposto ad accogliere la Sua voce oltre i miei schemi e a vincere, con il Suo aiuto, le mie paure? Che Maria ci sostenga nell’ascolto fedele della voce del Signore e nel coraggio di fare la Sua volontà”.

Riferendosi al Vangelo della liturgia del giorno, Papa Francesco ha spiegato la reazione dei Giudei alla dichiarazione di Gesù, che affermava di essere “disceso dal cielo”. Essi, conoscendo la Sua umile origine, faticavano a credere che Dio potesse manifestarsi in un modo così ordinario. Il loro preconcetto e la loro presunzione li bloccavano nella fede, impedendo loro di riconoscere il Messia.

“I preconcetti e la presunzione fanno tanto male”, ha sottolineato il Papa, evidenziando come questi impediscano di aprire il cuore a ciò che non rientra negli schemi rigidi delle proprie sicurezze. Nonostante fossero osservanti della legge e testimoni dei miracoli di Cristo, i Giudei non riuscivano a riconoscerlo perché utilizzavano la religione non per ascoltare il Signore, ma per trovare conferma delle loro convinzioni, rinchiudendosi così in una fortezza impenetrabile che ostacolava la loro fede.

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