Le elezioni europee hanno dato un dato certo: l’affluenza alle urne continua ad essere in calo e questa è certamente una sconfitta per tutti.
Non solo per la politica, di qualsiasi partito si tratti, ma anche per la società tutta. Una società che non ha interessa ad eleggere i propri rappresentanti, certamente non è il massimo a cui ambire. Detto ciò, dopo le Europee, come sono cambiate le intenzioni di voto degli italiani?
In che direzione va la politica italiana?
Le ultime stime di voto Ipsos, pubblicate sulle pagine del Corriere della Sera, fanno notare che ci sono alcune oscillazioni, ma quasi impercettibili tra gli italiani, rispetto alle elezioni europee.
Nel centrodestra le differenze rispetto alla rilevazione di luglio sono inconsistenti, dell’ordine di pochissimi decimali. Quindi Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni si conferma in prima posizione con il 27,5%, seguita da Forza Italia al 9%, la Lega all’8,2%, Noi moderati all’1%.
Qualche differenza più rilevante per il centrosinistra. Risulta in calo, infatti, il Partito democratico, vale a dire il partito più grande del centrosinistra. Ad oggi il PD è stimato al 21,6%, addirittura un punto in meno rispetto all’estate. Le difficoltà del percorso di costruzione della coalizione e le polemiche attorno a Renzi sembrano essere i motivi principali di questo abbassamento di voti per il PD.
In leggera crescita, invece, il Movimento 5 Stelle. Si tratta di una crescita di poco meno di un punto (attualmente si trova al 13,9%), con una progressione che comincia a riavvicinarlo ai risultati delle Politiche del 2022. Una figura responsabile e molto apprezzata come quella dell’ex Premier Conte e le prese di posizione che hanno allontanato lo stesso da Grillo hanno probabilmente favorito questo risultato. Bisognerà vedere cosa accadrà all’Assemblea costituente prevista a ottobre con un infuocato conflitto Grillo-Conte. Gli altri partiti di opposizione sono stabili: Alleanza Verdi Sinistra è stimata al 6%, Italia viva e Azione entrambe al 2,5%, +Europa al 2%.