Io resto viva di Chiara Ceneroni. Recensione

Immaginiamo un mondo in cui siamo costantemente controllati e in cui le informazioni che vengono fatte circolare siano mediate da un sistema che ha come obiettivo quello di appiattire la mente umana.

In questo mondo dalle biblioteche sono stati fatti sparire i libri di filosofia. Ogni persona viene vista come un potenziale “nemico” o “oppositore del sistema”. Tutti gli animali vengono deportati perché potenziali portatori di un virus letale capace di colpire le persone.  È questo lo scenario narrato nel nuovo romanzo di Chiara Ceneroni intitolato “Io resto viva “, Morphema Editrice.

Nonostante la situazione drammatica in cui versa l’umanità che obbedisce al sistema come un’automa, Jolie la protagonista della storia non si lascerà abbindolare da chi è al potere. Condurrà una sorta di vita parallela. In una sarà impeccabile e osservatrice delle regole, nell’altra difenderà con forza e coraggio il suo amore per Hope, il suo amato cane che è riuscita a nascondere nel suo appartamento e ad addestrare al meglio per poter adattarsi a questo nuovo modo di vivere da fuggitivo. Ad animarla sempre più saranno i suoi ideali, la sua fame di conoscenza, le sue passioni, in primis quella per i libri che le è stata trasmessa dalla sua cara amica Esperia e soprattutto l’amore incondizionato per Hope.

Un mondo distopico tra realtà e finzione

La storia narrata da Chiara Ceneroni è carica di emozione e messaggi per l’umanità. Narra di un mondo distopico che in realtà non è poi troppo lontano da quello attuale. La lettura del suo romanzo ci fa inevitabilmente riflettere su tante tematiche che ci riguardano in prima persona come esseri umani.

Innanzitutto ci esorta a difendere la propria libertà di conoscenza, il non smettere mai di apprendere senza lasciarsi troppo influenzare da ciò che il sistema vuole propinarci con costanza e che purtroppo rischia di ridurre la propria capacità di giudizio e la propria libertà di scelta.

Jolie, un esempio di resilienza e audacia

Il personaggio di Jolie ben delineato psicologicamente dall’autrice è un vero e proprio esempio di resilienza. Jolie nella sua fragilità si riscopre una donna forte e coerente con ciò che è e in cui crede. Grazie a questo romanzo riscopriamo il valore e il potere dell’essere sensibili.

La sensibilità viene presentata come una sorta di “arma”, capace di guidarci nel buio e nell’abisso per poter risorgere e finalmente splendere di Luce Nuova. L’autrice ci insegna che è il nostro senso di umanità, sono le nostre emozioni, i sentimenti più profondi a renderci quello che siamo, ossia persone vitali capaci di rimodellarci e rivoluzionare la propria esistenza e quella degli altri.

Una celebrazione dell’amore incondizionato

“Io resto viva” è anche una celebrazione dell’amore incondizionato, quello puro e assoluto come quello tra Jolie e Hope che si ciba di autenticità. È quel sentimento che viene donato senza aspettarsi nulla in cambio e che è capace di migliorarci e di renderci felici. Questa lettura infonde nel lettore coraggio, positività e soprattutto speranza nei confronti del mondo e dell’Altro. 

La Ceneroni ha scritto una storia davvero memorabile che resta impressa nel cuore dei lettori. Merito del suo stile narrativo che rende il lettore partecipe e interessato alle vicende che vengono narrate.  Sarà inevitabile entrare in empatia con Jolie e ritrovarsi a tifare per lei nei momenti più cruciali, quelli che condurranno verso un finale inaspettato e per niente scontato.