Nella Giornata Internazionale della Felicità, Giampaolo Colletti intervista Paolo Crepet: “La malinconia è uno stato meraviglioso della vita”



In occasione della Giornata Internazionale della Felicità, Giampaolo Colletti ha avuto l’opportunità di intervistare Paolo Crepet, uno dei maggiori esperti italiani di psicologia e autore del libro Mordere il cielo (Mondadori), che sta attualmente facendo tappa nei teatri d’Italia con il suo tour. Un incontro che ha suscitato riflessioni profonde sulla felicità, sulle emozioni e sulla generazione dei ragazzi contemporanei.

Crepet, conosciuto per il suo approccio diretto e senza filtri, ha colto l’occasione per discutere delle sfide psicologiche e culturali che caratterizzano la società odierna. «C’è una tendenza a voler annacquare le emozioni, a neutralizzarle», ha affermato lo psicologo. «Molto spesso, la paura di sentire troppo porta a voler evitare le esperienze emotive intense. Eppure, queste emozioni vanno vissute, non rinnegate. Bisogna accogliere ogni stato d’animo, anche la tristezza o la malinconia. La malinconia, infatti, è uno stato meraviglioso della vita, capace di aprire nuovi orizzonti dentro di noi.»

Un concetto che fa riflettere, soprattutto in un’epoca in cui la felicità è spesso ridotta a uno slogan, un’aspirazione superficiale che sembra essere venduta come un prodotto pronto all’uso. Crepet invita invece a un viaggio più profondo, dove la felicità non è solo il culmine di emozioni positive, ma una condizione che si costruisce attraverso la consapevolezza e l’accettazione di ogni sfumatura emotiva.

L’intervista prosegue con una riflessione sul ruolo degli strumenti digitali nella vita quotidiana dei giovani. «I ragazzi di oggi sono bombardati dalla costante pressione dei social media e dalla sovrabbondanza di informazioni. Mi sento di suggerire loro di aprire un vocabolario, di spegnere lo smartphone e di dedicarsi alla lettura e alla riflessione personale. Il rischio è che, nella corsa a restare sempre connessi, si perda il contatto con la propria interiorità.»

Con il suo libro Mordere il cielo, Crepet offre uno spunto per una riflessione profonda sul senso della vita, invitando il lettore a non temere i momenti di sofferenza, ma a vederli come parte integrante di un cammino che porta alla realizzazione di sé. “Mordere il cielo” è un invito a vivere con pienezza, senza rinunciare mai alla bellezza della malinconia, che rappresenta una delle emozioni più autentiche e profonde che possediamo.

L’intervista di Giampaolo Colletti a Paolo Crepet ci ricorda che la felicità non può essere imposta dall’esterno, ma deve essere un percorso personale, in cui le emozioni vanno vissute nella loro interezza. Un messaggio di speranza e autenticità, che incoraggia tutti a riscoprire la bellezza della vita, anche nelle sue ombre.