Il Salone Internazionale del Libro di Torino 2025, con il suo tema Le parole tra noi leggere, promette di essere un evento ricco di riflessioni, scambi culturali e, soprattutto, di dialogo. Come già annunciato, il tema evoca un’idea potente e affascinante: l’incontro attraverso le parole, quel “tentativo ostinato e allegro di entrare in contatto con il ‘noi'”, come recita la presentazione ufficiale. Un incontro che si fa continuo, costante, in un mondo che muta e che, sempre più, si interroga su cosa significhi davvero comunicare.
Le parole, infatti, sono al centro di questa edizione del Salone, non solo come strumenti di narrazione e comunicazione, ma come materia viva, capace di formare ponti tra le persone, tra il pubblico e gli autori, tra le storie e le emozioni. Si tratta di “un atto di conoscenza”, si legge nel programma, che mira a scoprire, raccontare, e scambiare idee in uno spazio che, pur mantenendo il suo focus su arte e letteratura, si apre anche a tutte le altre dimensioni della nostra contemporaneità.
Il concetto di “noi” che emerge in questa edizione del Salone non è limitato a una semplice comunità di lettori o scrittori, ma si espande a un’inclusione più vasta. Le parole tra noi leggere suggerisce l’idea di un dialogo che trascende le barriere: quelle culturali, quelle geografiche, quelle generazionali. È un invito a condividere non solo la lettura di un libro, ma a lasciare che le parole, attraverso il loro potere evocativo, creino momenti di incontro autentici, in cui ciascuno possa sentirsi parte di un insieme più grande.
Le parole, infatti, sono anche “leggere, precise, preziose”, come sottolineato nella presentazione del Salone. Questa leggerezza non è da intendersi come superficialità, ma come un’abilità di farsi carico di significati profondi senza diventare pesante, di saper affrontare temi anche complessi con il giusto equilibrio tra leggerezza e rigore. La precisione, poi, sta nel scegliere le parole giuste per trasmettere pensieri e emozioni, per rappresentare un mondo che, pur nei suoi contrasti e nelle sue difficoltà, è sempre in movimento.
“Le parole tra noi leggere” non vuole essere solo un evento di presentazione di libri, ma un’occasione per approfondire, discutere e riflettere sul mondo che ci circonda. Quest’edizione, infatti, si propone come un ampio spazio di dialogo in cui l’arte della parola non è solo letteratura, ma anche politica, scienza, attualità. Con numerosi eventi, incontri, conferenze e presentazioni, il Salone diventa il luogo dove i diversi linguaggi, dalla narrativa alla poesia, dalla filosofia all’economia, possono incontrarsi, dare forma a riflessioni condivise e creare un terreno fertile per il pensiero critico.
Anche le parole più semplici possono contenere storie potenti e significati complessi. Le parole che vengono usate per raccontare la vita quotidiana, per commentare i fatti del mondo, per immaginare il futuro sono tutte protagoniste di questo grande appuntamento torinese. In un’epoca in cui i confini tra realtà e finzione, tra verità e rappresentazione, sembrano sfumare sempre di più, il Salone del Libro si pone come un’occasione irrinunciabile per ritrovare, attraverso il potere delle parole, un senso di comunità e di appartenenza.
Inoltre, questa edizione del Salone rende omaggio alla “particolare materia” di cui le parole sono fatte. La loro capacità di rimanere leggere e al contempo profonde, di raccontare storie e idee senza perdere la loro freschezza e il loro valore. Le parole, infatti, sono ciò che ci consente di comprendere l’altro, di entrare in contatto con gli altri, e di riflettere insieme sulle sfide globali, sulle difficoltà e le speranze di un mondo in continua evoluzione.
Il Salone del Libro di Torino 2025 invita, quindi, tutti noi a un esercizio di ascolto e partecipazione, a diventare parte di questo vasto dialogo che, per quanto riguardi la letteratura, si estende ben oltre la pagina scritta. Le parole sono uno strumento potente di costruzione di mondi condivisi, di incontro tra le persone, di ricerca di un linguaggio comune per raccontare ciò che siamo e ciò che possiamo diventare.
In un periodo storico in cui la comunicazione è sempre più rapida, frammentata e talvolta superficiale, questo Salone ci ricorda che le parole, se usate con cura e attenzione, sono in grado di costruire ponti e di unire le persone in modo profondo e significativo.