Nella giornata di oggi, i principali indici della Borsa americana – il Dow Jones, il Nasdaq e l’S&P 500 – hanno aperto in leggero calo, ripresa in chiusura.
Guerra dei dazi, Pechino alza la posta: contromisure al 125%
Prosegue l’escalation commerciale tra Stati Uniti e Cina. Dopo l’annuncio da parte della Casa Bianca di un’aliquota del 145% sulle importazioni cinesi, Pechino risponde portando i dazi sui beni americani fino al 125%. Il presidente Xi Jinping, nelle sue prime dichiarazioni pubbliche sull’argomento, ha ribadito che “non ci sono vincitori in una guerra commerciale”, invitando l’Unione Europea a un fronte comune contro il “bullismo” statunitense.
Pechino corteggia l’unione europea
Da Washington il Rappresentante per il Commercio, Jamieson Greer, ha definito la reazione cinese “spiacevole, ma non sorprendente”, pur minimizzando l’impatto sui prezzi al consumo. Nessun negoziato è attualmente in corso tra le due potenze.
L’idea di Trump è proteggere le aziende americane dalla concorrenza straniera, rendendo più costosi i prodotti importati. Ma questo tipo di politica può avere effetti collaterali.
Quando vengono imposti nuovi dazi, tutto accade velocemente, e di rimando
aumentano i costi per le aziende americane che comprano materiali o prodotti dall’estero, altri Paesi possono reagire con contro-dazi, colpendo le esportazioni americane mentre
gli investitori iniziano a preoccuparsi per una possibile guerra commerciale, che potrebbe rallentare l’economia globale.
Tutte queste incertezze creano tensione nei mercati finanziari, portando gli investitori a vendere azioni per “mettersi al sicuro”. Il risultato? Gli indici di Borsa scendono, anche se solo di poco.
I cali di oggi a Wall Street sono il riflesso della paura che queste politiche commerciali rendano il futuro economico più instabile.