Un passo necessario quanto dovuto. Dal celebre film di Ridley Scott del 1979, la saga di Alien ora sbarca in tv in America e in contemporanea con l’Italia durante il mese di agosto. La serie funge da prequel e promette un’avventura fuori dall’ordinario per far brillare (si spera) un franchise che ha perso un po’ il suo smalto. La storia? Sarà ambientata sulla Terra.
Lo spazio profondo e i suoi misteri più bui e oscuri. È lì che si annidano tutti i pericoli più grandi che neanche il genere umano riesce a comprendere. È con questa idea che, nel lontano 1979, Ridley Scott ha portato sul grande schermo il personaggio di Alien. Lui è un demone, un mostro sconosciuto che è nato nelle profondità dello spazio con il solo obbiettivo di uccidere e riprodursi. Il celebre regista lo ha trasformato in uno dei villain più celebri del grande schermo tanto che, a quel primo film così datato ma così accattivante, ne sono succeduti ben tre sequel, tre prequel e due spin-off. Dal prossimo mese di agosto si aggiunge un altro tassello al puzzle. Con il titolo di Alien: Pianeta Terra si concretizza l’idea di una serie tv che arriverà in Italia su Disney+ in contemporanea (quasi) con gli Stati Uniti.
Il progetto è nato da Noah Hawley che per la tv realizzato Legion e quel piccolo gioiello di Fargo (e qui abbiamo ne abbiamo già parlato). Un progetto di tutto rispetto che arriva proprio quando il franchise ha perso un po’ del suo appeal dopo un paio di film per nulla esaltanti e che non hanno aggiunto nulla di nuovo al personaggio. La serie promette di essere all’altezza delle aspettative, e promette un’avventura fuori dall’ordinario per riportare Alien alle origini del suo terrore più puro. 8 gli episodi previsti in onda dal 12 agosto su Hulu (in America) e nel nostro Paese su Disney+.
Alien, di cosa parla la serie tv?
La storia sarà ambientata alla fine del XI secolo, qualche anno prima di Prometheus (2093) e circa trent’anni prima dell’Alien del 1979. La serie è ambientata nell’anno 2122, il che significa che cronologicamente è molto più vicina a Prometheus e Alien: Covenant nella timeline del franchise. Lo show è il primo progetto del suddetto franchise a svolgersi sulla Terra. La sinossi è ancora molto fumosa ma fa intuire, più o meno quale sarà il tono della serie. Ci si trova nell’anno 2120, quando cinque compagnie — Prodigy, Weyland-Yutani, Lynch, Dynamic e Threshold — detengono il potere delle nazioni, mentre i loro progressi tecnologici offrono la promessa di un nuovo domani. Quando una misteriosa nave spaziale si schianta sulla Terra, una giovane donna e un improvvisato gruppo di soldati fanno una scoperta fatale che li mette di fronte alla più grande minaccia del pianeta.
Mentre i membri della squadra di soccorso cercano i sopravvissuti tra i rottami, incontrano misteriose forme di vita predatorie, molto più terrificanti di quanto avrebbero mai potuto immaginare. Alla luce di questa nuova minaccia, l’equipaggio di ricercatori deve lottare per la sopravvivenza e ciò che decideranno di fare con questa scoperta potrebbe cambiare il pianeta Terra per come lo conoscono.
Un progetto dalle grandi aspettative
Di recente, succede spesso che un progetto di successo al cinema viene replicato e ampliato per una trasposizione televisiva. Oggi non è raro vedere i franchise degli anni ’80 e ’90 rivivere sotto forma di serie tv. Può anche non essere un’idea originale ma, a volte, sono funzionali alla causa. E quello di Alien lo è sotto tanti e diversi punti di vista. Non solo per creare una sorta di ponte virtuale tra cinema e piccolo schermo ma il progetto nasce con l’intenzione di esplorare nuove strade per il franchise.
Infatti, nel corso degli ultimi anni, c’è da dire che il mito di Alien non ha brillato come in molti avrebbero voluto. Dopo il quarto capitolo che è risultato poco convincente, si è cercato di riportare la saga alle origini, regalando una backstory alquanto filosofica al personaggio che è risultata poco aderente. L’ultimo film, poi, in ordine di uscita, si è spinto verso l’horror più puro senza dare agio di sviluppare una trama coerente. E ora? La serie tv ha l’obbligo di ampliare lo spettro d’indagine e di puntare su un corretto approfondimento psicologico.
Alien, un mito che non muore mai
Nonostante i dubbi e le incertezze, la serie rappresenta il punto di arrivo di una saga che non trova mai fine e che cavalca le mode senza mai perdere le sue caratteristiche. Da più di 40 anni, Alien è diventato una presenza fisso tra i film di genere. E’ un horror ma non si snatura così facilmente, è uno sci-fi ma si spinge verso una critica sagace alla colonizzazione a allo sfruttamento della robotica. Ma è anche una saga che riflette sulle paure dell’ignoto e mostra quanto può essere fragile l’essere umano di fronte a un potere oscuro e sconosciuto.
